Crema 01 settembre 2017
Venerdì scorso una piccola delegazione dell'Aipamm (Associazione Italiana Pazienti con Malattie Mieloproliferative) guidata dal vice presidente Gilberto Regazzi si è recata a Stuffione di Ravarino (MO) presso Il Centro di Terapia Integrata per l’Infanzia “La Lucciola” (http://www.lalucciola.org). La struttura, pesantemente danneggiata dal sisma che ha colpito l'Emilia nel 2012, si occupa di riabilitazione che accoglie bambini e ragazzi, portatori di disabilità fisiche, mentali e multiple, nella fascia di età compresa tra i 3 e i 18 anni.
Dal 2012 Aipamm, continua a voler sostenere fortemente il Centro e la trasferta a Stuffione di Ravarino è diventata una tappa annuale fissa per gli organizzatori e volontari del Memorial Gianbattista Mazzini; quest'anno Gilberto Regazzi, Vittorio Rosti (medico Responsabile del Centro per lo Studio e la Cura della Mielofibrosi della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia) , Giuseppe Mazzini (fratello di Gianbattista Mazzini), Marco Gipponi e Cristina Azzan hanno avuto il grandissimo piacere di riabbracciare la dottoressa Paola Sarti, terapista della riabilitazione del centro, alla quale è stato consegnato parte del ricavato degli ultimi 3 anni di sottoscrizioni a premi organizzate nel contesto del circuito Memorial Mazzini che quest'anno si è tenuto a fine maggio.
Grazie alle donazioni ricevute dai piccoli e grandi sostenitori è stato possibile, già nell'estate 2012, costruire 3 casette prefabbricate per accogliere i bambini senza interrompere l'attività ma, a quasi 5 anni dal sisma, il Centro è ancora in attesa che comincino i lavori di ristrutturazione. Tutta la lunga fase progettuale è terminata e si stanno concludendo le pratiche burocratiche indispensabili all'inizio dei lavori che sono previsti per fine settembre. La loro durata è stimata in circa 4 anni.
In nome dell'amicizia che ormai lega queste due realtà associative da 5 anni, Aipamm si prenderà l'impegno, per quanto possibile, di sostenere anche in futuro questa eccellente struttura di alto profilo nella cura di questi bambini con complessi disturbi del neurosviluppo.
Nella foto, la delegazione cremasca con l'assegno di 7240 euro donato al centro