Crema News - Truffa all'Iva, 27 denunce

Crema, 21 febbraio 2020

Patrimonio di cinque milioni di euro confiscati, 27 persone indagate e una che, secondo le indagini della Guardia di finanza di Crema, tirava le fila di tutta l’organizzazione la quale aveva lo scopo di evadere il più possibile le imposte, versando cifre ben inferiori a quanto effettivamente dovuto. Tutte le operazioni sono passate su un unico conto corrente, riconducibile a una sola persona, anche lei finita sotto la lente d’ingrandimento dell’indagine della Gdf cremasca.

Il sistema che ha permesso per alcuni tempi a numerose società, ingolosite dalla possibilità di intascarsi una fetta di Iva tramite compensazioni che diminuivano l’importo dovuto, verteva su false compensazioni. Durante la normale attività lavorativa di queste società, venivano emesse fatture per forniture fantasma in modo da far figurare uscite mai effettivamente avvenute. Tutto questo veniva riportato a bilancio e permetteva l’emissione di F24 per il pagamento delle imposte con cifre ben inferiori agli importi effettivamente dovuti.

Le indagini della Guardia di finanza di Crema si sono protratte per mesi, anche perché la documentazione da esaminare, essendo il numero delle società potenzialmente coinvolte piuttosto elevato, era notevole. La Gdf comunque è arrivata a individuare il conto corrente attraverso il quale passavano tutte le operazioni e, di conseguenza, il titolare dello stesso, che figura come proprietario di un’attività in proprio.

Al termine di complesse indagini la Gdf si è mossa mettendo sotto accusa ben 27 persone e un numero non comunicato di aziende operanti in massima parte nel settore dell’ortofrutta, ma non solo. Come prima mossa i finanzieri hanno censito alcuni beni che sono patrimonio dei 27 indagati e li hanno messi cautelativamente sotto sequestro. Il totale del valore sequestrato è vicino ai cinque milioni di euro e servirà a tutelare lo stato in caso di condanna.

Dell’operazione è stata incaricata la Gdf di Crema perché la prima azienda messa sotto osservazione è cremasca, anche se nell’ambito delle 27 persone indagate e delle ditte passate al setaccio per la loro attività, la grande maggioranza ha sede al di fuori dei confini del cremasco.


La foto è espicativa