Crema 08 luglio 2020


Fuori i soldi! Lo chiede il consigliere d'opposizione Simone Beretta (FI), stanco dell'infinito tira e molla tra comune e Gerundo, la società che dovrebbe rimettere in ordine l'ecomostro di via Indipendenza (valore attuale: 3.5 milioni di euro) ma che da oltre tre anni sembra in grado di produrre solo promesse ma niente soldi. La goccia che ha fatto traboccare (oddio, che goccia!) è stato il mancato pagamento della seconda rata degli oneri di urbanizzazione per i lavori necessari a trasformare l'ecomostro in una struttura di ottimo aspetto. Seconda rata che scadeva il 30 giugno e che non è stata versata, così come non è stata pagata la prima rata, sempre di 400mila euro, con scadenza 11 novembre 2019 e che, una volta versata, avrebbe permesso l'avvio dei lavori. "Ho atteso il 30 giugno - conferma Beretta - anche se era palese che neppure questa scadenza sarebbe stata rispettata dalla Gerundo e da Riccardo Denti. Poi mi sono informato ufficialmente e ho scoperto una cosa esilarante: la società ha inviato un messaggio al comune con il quale chiede un incontro per indicare le tempistiche necessarie per procedere al pagamento di quanto dovuto. Incredibile: la società detta la comune le regole? Ma siamo fuori dal mondo". Il consigliere forzista non finisce qui la sua lagnanza, anzi affonda il colpo. "Il contratto parla di decadenza della convenzione qualora non vengano onorate le scadenze e questo è il caso. Con il mancato pagamento la convenzione tra comune e Gerundo decade. Di più. Il 21 ottobre scorso la società ha dato al comune due fidejussioni a garanzia di quanto sottoscritto. Bene, il contratto non è stato onorato, la Gerundo non ha versato le due rate convenute e quindi il comune deve escutere le due fidejussioni che hanno un importo di 187mila euro la prima e di 85.400 euro la seconda".

Così, senza colpo ferire, il comune può portare a casa oltre 270mila euro e ricominciare da capo l'iter per vedere rinascere l'ecomostro. C'è comunque da dire che alla fine di tutta questa vicenda resta solo un disegno sulla carta di quel che avrebbe dovuto essere il palazzo di via Indipendenza, progetto redatto da Beppe Riboli e pronto ormai da un anno.


Nelle foto, Simone Beretta e l'ecomostro; Beppe Riboli mostra il progetto