Pianengo, 19 ottobre 2020


I giovani piangono Michael strappato alla vita a soli 22 anni perché è finito contro un pullman con la sua auto, mentre tornava a casa, la scorsa settimana. I giovani gremiscono la piazza della chiesa che fatica ad accoglierli con tutte le misure antivirus da rispettare. Gli altri sono attoniti nel vedere quella bara bianca, quella giovane vita ancora una volta strappata al suo futuro e all'affetto di parenti e amici. Quattro sacerdoti celebrano l'addio. Un altare sulla piazza, davanti alla chiesa e la bara davanti a tutti. Don Nicholas, don Giancarlo , don Angelo e don Lorenzo sono lì per cercare di donare un po' di consolazione a chi non vuole sapere, non vuole consolarsi, troppo grande il dolore, troppo violento il distacco. Parla anche il sindaco, Roberto Barbaglio, visibilmente provato e sgomento per quanto accaduto. Don Lorenzo, che conosceva Michael dice: "Le grandi ferite hanno bisogno di un balsamo che attenui il dolore. La fede, senza avvallare pretese, vuole farci percepire nel profondo di ogni morte, per quanto dura, un germoglio di vita. Non sappiamo come avvenga, ma nell’amarezza di un corpo morto sta germogliando la vera vita". Michael aveva scritto su Instagram lo scorso 17 aprile: “Amo le persone umili perché nella loro semplicità sono capaci di donarti anche il cuore”. E Michael ha donato molto a tutti con semplicità. L'altra sera gli amici gli hanno dedicato un falò perché la luce porta sempre a traguardi memorabili".


Nelle foto, i funerali e la piazza gremita