Crema News - E io non pago

Crema, 22 ottobre 2020


E io non pago. I sindaci rimanenti in Scrp hanno preso un avvocato che hanno incaricato di esaminare la situazione, che li vede soccombenti dopo il parere, esecutivo, dell'incaricato a dirimere la controversia il quale ha deciso la legittimità delle richieste degli otto sindaci usciti dalla società e imposto alla stessa di liquidare le spettanze. Più le spese, gli interessi, gli avvocati. Il totale da liquidare arriva a tre milioni di euro e i sindaci del consiglio ristretto di Scrp hanno sin qui fatto di tutto per non pagare o per lo meno per allontanare la scadenza. Respinto un primo ricorso, definito improponibile un appello, ecco che adesso si cerca un'altra strategia. Con l'avvocato si percorrerà un'altra strada. Secondo il legale, è possibile che l'uscita da Scrp degli otto sindaci sia connotata da un vizio di forma. In buona sostanza, i dissidenti sono usciti dalla società sfruttando una norma dello statuto che dava la possibilità ai soci di andarsene e riscattare le proprie azioni in presenza di una riforma dello statuto. Di riforme di statuto ce ne sono state due in pochi mesi, ma secondo i ricorrenti, di poca importanza e non tali da giustificare l'esodo. Intanto interessi e spese aumentano.


Nella foto, la sede di Scrp