Crema, 12 gennaio 2021
La procura di Cremona ha dissequestrato l'appartamento di Sabrina Beccalli, la donna morta nelle prime ore del giorno di Ferragosto. Per questa morte è in carcere Alessandro Pasini, amico di lunga data di Sabrina, accusato di omicidio e distruzione di cadavere. Il dissequestro ha offerto l'opportunità per la prima visita nell'alloggio di via Enrico Martini, a Crema, compiuta dall'avvocato Antonino Andronico, legale della famiglia Beccalli, e dai consulenti, il generale Luciano Garofano e il brigadiere in congedo dei carabinieri Edi Sanson, esperto in scene del crimine, accompagnati dalla dottoressa Carlotta Rojatti. I locali erano in ordine. Nessuna traccia di sangue. Dall'appartamento e dalla cantina sono stati prelevati oggetti che potrebbero risultare utili per future comparazioni e anche per verificare se in casa e nello scantinato ci sono state intrusioni di estranei. Queste sarebbero avvenute attorno alla metà di dicembre e nella notte della vigilia di Natale. Contraddittorie le testimonianze raccolte ieri nel vicinato: c'è chi ha riferito di non avere visto nulla né avvertito rumori sospetti e chi invece avrebbe sentito addirittura lo scroscio della doccia provenire dall'appartamento della Beccalli. Rimane l'interrogativo sulle chiavi mai ritrovate. che avrebbero permesso gli ingressi senza forzare le serrature, mai ritrovate. Quando i carabinieri, verso le 22,45 del 15 agosto, si sono presentati in via Martini la porta era chiusa a chiave. E' stata trovata aperta, il giorno dopo, dal figlio della donna.
I familiari di Sabrina Beccalli continuano nella lunga attesa di poter celebrare i funerali della loro congiunta. Non sarà possibile fino a quando non si avranno l'esito definitivo dell'esame del minuscoli frammenti ossei trovati sulla Panda della donna (Pasini ha ammesso di avere appiccato fuoco alla vettura con dentro il cadavere) e il responso finale del Dna.
Nella foto, Sabrina e la sua casa