Soncino, 20 marzo 2018

Aveva sempre bisogno di soldi e, non avendo un lavoro, li chiedeva ai parenti. In particolare a mamma e sorella. Ma le sue pressanti richieste a un certo punto non si erano fermate davanti ai dinieghi, ma si erano trasformate in minacce talmente pesanti che le due donne avevano denunciato il fatto ai carabinieri di Soncino, borgo nel quale risiedono. La denuncia era arrivata dal magistrato che aveva vietato all'uomo, un trentenne residente a Izano, di tornare a Soncino, obbligandolo a passare in caserma per firmare il registro delle persone sottoposte a sorveglianza. Ma l'uomo non aveva inteso ottemperare all'obbligo e aveva continuato a vedere le due parenti, avanzando sempre pressanti richieste di soldi. Dopo un'altra serie di pesanti minacce, le due donne hanno di nuovo informato i carabinieri i quali, su ordine del magistrato, ieri si sono recati a casa del trentenne e lo hanno arrestato, portandolo in carcere.