Dura lex, sed lex e il buon senso va a farsi benedire. Succede che il sottoscritto e altri due consiglieri comunali, Lucia Piloni di Crema e Francesca Sau di Pandino, chiedono a Scrp il permesso di accedere agli atti relativamente agli incarichi di consulenza per la gara di igiene ambientale. La tre domande sono identiche e vengono inoltrate al presidente Pietro Moro a distanza di pochi giorni una dall’altra. Abbastanza celermente il presidente risponde. Accorda il permesso e comunica le modalità per accedere agli atti: basta una telefonata in Scrp per stabilire giorno e ora. A questo punto, per snellire la procedure e agevolare Scrp, la consigliera Sau telefona a Scrp e avanza la proposta di fissare un appuntamento unico per i tre richiedenti. La risposta di Scrp è negativa. Il regolamento non lo permette: le richieste sono tre e tre devono essere gli accessi. Allibito, parlo personalmente col presidente che, a sua volta, si stupisce. Mi risponde che si sarebbe informato. Sabato scorso Moro mi telefona e costernato mi conferma che il regolamento non concede di esaudire la nostra richiesta che, comunque, giudica condivisibile e di buon senso. Già, ma il regolamento non lo permette. Non esiste la possibilità di deroga? Già, dura lex, sed lex e il buon senso va a farsi benedire. Un’ulteriore conferma che il tempo di Scrp è scaduto.

Antonio Grassi (sindaco di Casale Cremasco Vidolasco)