Crema, 02 luglio 2017

Nel novembre 2015 ho fatto un’interrogazione al Ministero delle Infrastrutture sulla cosiddetta “Ti.Bre”, l’autostrada che dovrebbe collegare il Tirreno al Brennero, ben prima che questo desse il via libera al piano esecutivo per il primo lotto dell’opera del valore di mezzo miliardo di euro per soli 12 km, ovvero quasi 40 milioni di euro a km, cosa che ha fatto nel luglio del 2016. Con quell’atto denunciavo l’opera come diseconomica, segnalando anche uno studio che dimostrava che l’investimento sullo stesso tratto su rotaie avrebbe consentito risparmi notevoli pari a quasi il 90% del totale, senza contare che si sarebbe evitata un’opera che taglia la campagna parmense tra zone protette, aree di nidificazione di specie rare e terreni agricoli legati alla filiera del Parmigiano Reggiano. Nel frattempo il ministro Delrio ha anche affermato pubblicamente che la prima parte dell’opera è ormai avviata ma che forse non verrà completata perché la realizzazione degli altri lotti è condizionata «dalla sostenibilità finanziaria e dalla sua reale utilità»: si ammette che è stata avviata un’opera investendo mezzo miliardo senza sapere se il suo completamento è finanziariamente sostenibile e soprattutto se serve realmente?

Il viceministro Nencini mi risponde finalmente negli scorsi giorni e dopo aver riportato i fatti conclude dicendomi «mi spiace ma lo studio segnalato a noi non è pervenuto», ma l’interrogazione dimostra che quello studio l’ho segnalato almeno otto mesi prima che il finanziamento del progetto esecutivo dell’opera venisse approvato!

Dopo il caso della semideserta autostrada Bre.be.mi e all’indomani del fallimento della Pedemontana chiesto dalla Procura siamo di fronte all’ennesimo caso di colossale caso di spreco di denaro pubblico con annesso un possibile rilevante danno ambientale? È in questo modo che i Governi Renzi-Gentiloni intendono far ripartire l’Italia?

Le nostre proposte per gli investimenti pubblici in infrastrutture sono diametralmente opposti, perché mirano ad ottenere risultati realmente utili e eco-sostenibili. Vicende come questa dimostrano più che mai quanto il Paese abbia bisogno di invertire la rotta fin qui seguita, quanto ci sia bisogno di un Governo a 5 Stelle.