Gombito, 12 ottobre 2017

"Siamo tornati ai tempi dei Borgia: mi vogliono avvelenare". Lo dice ridendo, don Marino Dalè, parroco di Gombito e S. Latino e, dalla scorsa settimana, anche di Cornaleto e Formigara. Fatto è che venerdì mattina, durante la messa prima, il parroco ha trovato ammoniaca dove avrebbe dovuto essersi acqua. Nell'ampolla dell'acqua che serve per detergersi le mani al termine della messa, qualcuno ha inserito ammoniaca. Il parroco se ne accorto subito, dall'odore che irritava naso e occhi e non ha versato il contenuto. Al termine della messa ha avvertito i carabinieri. "Secondo me si tratta di un errore forse commesso dalle donne delle pulizie. Anche perché qui ci sono tre preti e come si fa a dire che un eventuale attentatore fosse sicuro di colpire proprio ne". Tuttavia questo fatto è solo l'ultimo di una serie di vicende che a Gombito tutti ricordano e che sono figlie di un cattivo rapporto che c'era stato tra parrocchia e precedente amministrazione. Peraltro, la vicenda dell'ammoniaca segue quella delle scritte apparse settimana scorsa sui muri di Formigara, proprio in concomitanza con l'ingresso di don Marino come nuovo parroco. Sui muri qualcuno ha scritto 'Vattene' e anche qui don Marino usa l'ironia: "Vattene? Ma se non ero ancora arrivato? E poi vattene a chi era riferito? Non c'era alcun nome". Insomma hic manebisum optime, alla faccia di scherzi e scritte.

Nella foto, don Marino Dalè