Crema, 04 luglio 2017

Botta e risposta tra i grillini e Federico Lena, consigliere regionale della Lega Nord, sul problema dei malati cronici e gli sprechi di soldi pubblici sui quali punta il dito il Movimento cinque stelle.

Ecco come la pensano.

Regione Lombardia, senza la benché minima discussione in commissione né in Consiglio regionale, ha varato un'enorme operazione sanitaria che farà contente soprattutto le strutture private.

Finora la gestione dei malati cronici faceva riferimento al proprio medico di famiglia, figura cardine nella sanità pubblica. Con la nuova mossa di Regione Lombardia, nei prossimi mesi 3,3 milioni di cittadini lombardi malati cronici dovrebbero ricevere una busta con una lettera nella quale troveranno un elenco di strutture sanitarie e di studi di medici di famiglia associati che si propongono come gestori delle sue malattie croniche. I malati cronici si troveranno così ad avere due figure di riferimento, creando una grande confusione. Pare che i gestori potranno arruolare fino a 200.000 malati cronici, ricevendo in media 40 euro per la presa in carico, per un totale di 8 milioni di euro, a cui vanno aggiunte le centinaia di milioni relative a visite ed esami che verranno fatti presumibilmente in strutture riconducibili al gestore stesso. Con questa nuova modalità di gestione dei malati cronici, sarà ancora una volta la sanità privata a guadagnarcene, essendo interessata esclusivamente al profitto. Il M5S è convinto dell'importanza della figura del medico di base. Un maggior coinvolgimento, non solo dell'intero Consiglio regionale, ma anche di tutte le parti in causa, medici e malati compresi, sarebbe stato sicuramente una miglior mossa da parte della giunta Maroni.

Come M5S Cremasco vigileremo sulla questione e la seguiremo, collaborando e tenendo rapporti con i nostri rappresentanti lombardi, essendo la materia prevalentemente di carattere regionale.

M5S


Il M5S cremasco si preoccupa di una questione di lana caprina. Non ci sarà nessuna confusione . I cittadini riceveranno una lettera informativa sulla nuova gestione della cronicità dopo di che chi sarà il loro referente nel momento in cui decideranno di proseguire la loro cura relativa alla cronicità? Il loro referente di sempre: il medico di famiglia. Medico al quale chiederanno indicazioni su come gestire il proseguo delle cure . Qualora il medico di famiglia non decidesse di essere il “gestore” , della cronicità del paziente potrà farsi carico anche una RSA piuttosto che una ASST (ex azienda ospedaliera).

Il paziente cronico verrà informato sul percorso da intraprendere che vedrà, in funzione della malattia, la disponibilità di soggetti che si sono accreditati per cure, esami, analisi o quant’altro, ognuno con le proprie competenze e guidati da un gestore. Un paziente potrà anche scegliere un percorso formato da soggetti accreditati che potranno non necessariamente essere quelli consigliati dal gestore: libertà di cura innanzitutto! La solita storiella della sanità privata che ci guadagnerà non è più credibile: le tariffe saranno definite a priori e chi si accredita sa fin da principio quale sarà il proprio margine di redditività.

Il paziente insoddisfatto potrà cambiare il proprio percorso: la meritocrazia degli accreditati farà la differenza. Non ci saranno doppioni se non nella confusione mentale di chi vuole cercare cavilli che non esistono, o peggio ancora, di chi in mala fede vuole creare panico fra i pazienti. Mi aspetto che le scelte dei pazienti cronici inizialmente possano essere una novità e quindi un supporto all’orientamento sia opportuno da parte dei medici di famiglia; nello stesso tempo chi alza polveroni per puro fine politico non fa un buon servizio ai propri concittadini affetti da malattie croniche.

Federico Lena