Crema News - Piazza Garibaldi, c'è chi dice sì e chi no Crema News

Crema, 22 agosto 2018

Progetto Zucchetti-Scaramuzza, si discute. Ecco gli ultimi interventi.

Salini e Donida (FI),

L’elemento più significativo in tutta la vicenda riguardante il progetto di riqualificazione di piazza Garibaldi è sicuramente la grande partecipazione da parte di privati, commercianti, professionisti, associazioni di categoria. La società civile esprime in modo chiaro la propria posizione, e l’Amministrazione comunale farebbe bene a porsi come primo obiettivo quello di ascoltare, valorizzando come un elemento positivo questa vivacità, anziché trattarlo come un problema.

Porsi l’obiettivo di dare una nuova vita e nuova forma a una delle piazze principali della città è in sé un elemento positivo e condiviso. Ma le soluzioni prospettate, soprattutto in merito all’eliminazione dei parcheggi, hanno creato grande agitazione e diffusa perplessità, ed è bene non procedere con cocciutaggine su tale strada. Anche perché nel frattempo è emersa una proposta coraggiosa, quella degli architetti Scaramuzza e Zucchetti, che sta incontrando in modo spontaneo il favore di tantissimi attori coinvolti nella vicenda, dove si mantiene l’impianto “innovativo” dato alla piazza, si mantengono i parcheggi, si prospettano soluzioni veramente interessanti e che piacciono a chi la vive davvero ovvero cittadini, commercianti e associazioni di categoria. Perché, di fronte a tali proposte, l’Amministrazione anziché aprirsi continua a fare resistenza e ad arroccarsi in un atteggiamento di chiusura?

Ricordiamo un principio fondamentale, di cui è bene non dimenticarsi: la piazza non è della maggioranza, ma di tutta la città. Se c’è una proposta di riqualificazione che arriva dalla società, fatta da professionisti e che piace, è bene che il Comune si apra a questa nuova proposta e la accolga con favore, quantomeno aprendo un tavolo di trattativa. D’altra parte, qual è la proposta prospettata dall’Amministrazione? Chi l’ha vista? Al di là dei disegni abbozzati che sono usciti qualche mese fa?

L’atteggiamento di resistenza, quasi stizzita, con cui l’assessore Bergamaschi e poi anche il Sindaco Bonaldi, hanno dimostrato di accogliere tale proposta è segno di una immaturità amministrativa che preoccupa e di cui eravamo già consapevoli. Suggeriamo che sia meglio fare un passo indietro ora, mettere veramente in pratica quei principi di dialogo, confronto e apertura che spesso vengono sbandierati dall’Amministrazione Bonaldi, ma per lo più solo a parole, e tornare sul piano concreto della ricerca di soluzioni positive per la città come da più parti richiesto e preteso.

Anche per evitare di commettere errori che, una volta compiuti, diventano irrimediabili e che lasciano pesanti eredità ai cittadini.

Massimiliano Salini (Coordinatore provinciale Forza Italia); Gianmario Donida (Coordinatore cittadino Forza Italia)

Il parere dei consiglieri comunali di maggioranza Lopopolo e Soccini.

Uno degli elementi distintivi che hanno caratterizzato la campagna elettorale di Stefania Bonaldi è stato il coinvolgimento della cittadinanza anche nella stesura del programma elettorale. Questa partecipazioni si è materializzata nella forma di forum tematici denominatiIncontriAmoCrema. Ogni forum aveva l’obiettivo di analizzare un tema specifico riguardante Crema e di svilupparlo sotto forma di progetti. I progetti più significativi sono poi stati, appunto, inseriti nel programma di Stefania.

Tra i progetti che riguardavano il decoro urbano e la viabilità due in particolare hanno posto l’attenzione sulla piazza Garibaldi. Una prerogativa comune ad entrambi i progetti era quello di rendere la piazza più ospitale, offrendo una maggiore disponibilitàe qualitàdegli spazi urbani e riducendo l’inquinamento ambientale ed acustico rendendo il più possibile pedonizzabile la piazza.

Constatare, a distanza di un anno, che le proposte presentate da un gruppo di cittadini sono state accolte dall’amministrazione e che anche grazie al contributo ed alle idee di associazioni e al lavoro del personale dell'ufficio tecnico sono diventate un progetto definitivo, che potrebbe avviarsi già nella primavera del 2019, non fa che confermare quanto era già stato ipotizzato in campagna elettorale. Cioè che si è trattato di un metodo partecipativo e non solo partecipato, posto che i progetti inseriti nel programma sono stati scelti da cittadini che non avevano e non hanno ruoli diretti nell’amministrazione della città.

Nella foto, I due architetti con il progetto