Crema News - Oggi alle 18 consiglio comunale, molto caldo Crema News

Crema, 18 giugno 2018

Oggi alle 18 è convocato il consiglio comunale del comune di Crema. All'ordine del giorno ci sono l'approvazione del regolamento del gioco d'azzardo, l'approvazione della convenzione col ministero per la costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco, la richiesta di una ciclabile urbana (da terminare), la richiesta di istituire il registro della bigenitorialità, la mozione sulla ristrutturazione degli Stalloni e quella sul futuro di piazza Garibaldi. Poi ci sono cinque interrogazioni, una delle quali che riguarda ancora il mercato coperto. Più o meno ordinaria amministrazione, con già tutto deciso prima di arrivare a sedersi in aula, se in settimana non fosse scoppiato il problema del capannone di via Rossignoli, tanto rumoroso da essere udito anche sulla luna. Per chi fosse stato da un'altra parte e non sapesse, a inizio settimana sono state notate centinaia di auto parcheggiate nei pressi del capannone fino a notte fonda. Poi sul sito del Centro culturale islamico cremasco è apparso un video dove si vedeva chiaramente che questo raduno era una festa di preghiera dei musulmani. C'è stata l'ennesima bugia portata avanti dal presidente del centro che ha affermato in un'intervista che in quella notte nel capannone nessuno aveva pregato, ma che si trattava solo di una festa, affermazione smentita in video dai suoi stessi adepti. Di più: visto che il video era la prova provata, è stato tolto dal sito, ma ormai la frittata era fatta. Di fronte all'evidenza c'è stata un'ispezione dei vigili urbani che, finalmente, hanno trovato quel che tutti sapevano: tappeti da preghiera, immagini di Maometto e altri segni inequivocabili. Di fronte alla sfrontata evidenza dei fatti arriva la tremenda arrabbiatura della sindaca che ha scritto in un comunicato ufficiale di sentirsi presa in giro da questa gente, che era stata avvertita più volte che lì, in quel capannone, non si poteva pregare (ma allora, vien da dire che sin da prima sapeva quel che si faceva nel capannone) e che la preghiera era stata favorita con la concessione (gratuita) di posti dove poterla svolgere, tenuta in considerazione per i buoni rapporti tra le diverse comunità. Di qui la decisione di prendere in considerazione la possibilità di chiudere il capannone. Panico tra gli aderenti del centro che, sempre per bocca del presidente Bouzaiane Dhaouadi, stavolta chiede scusa per quel che era successo (ma come, due giorni prima aveva dichiarato che non era successo nulla...). Tutto questo in pochi giorni e, dunque, stasera se ne potrebbe parlare e non è escluso che arrivino richieste pesantissime per non aver saputo contenere il fenomeno da subito, lasciandolo arrivare a punti estremi.

Nella foto, un consiglio comunale