Crema, 05 aprile e 07 aprile 2017

Prima la presentazione del libro, mercoledì alle 18 nel foyer del teatro, poi la rappresentazione scenica, venerdì. Patrizia de Capua parla del libro e presenta gli attori che saranno in scena venerdì alle 21 al S. Domenico.

La rappresentazione.

Questo dialogo di Platone è il viaggio di due personaggi: Fedro e Socrate. È un viaggio iniziatico, in cui il vecchio filosofo dialoga con il giovane Fedro passeggiando in campagna. Fuori dai suoni sguaiati della città si sentono le voci della natura. Si viaggia verso un altrove immaginato attraverso il mito, radice magica e profonda del logos. Si fugge l’ipocrisia dei logografi, venditori di discorsi, scritti bene, ma effimeri, occasionali, muti e immodificabili. Si dialoga, seminando nell’anima parole vive che fanno nascere poesia e armonia, incanto e pensiero, gioia di vivere, voglia di creare e di cambiare. Si cerca la bellezza e l’amore. Se mi guardo allo specchio sono solo: ho bisogno di vedere nello specchio l’altro, che rimanda un’immagine di me che non conoscevo e che mi affascina. L’amore dà le ali alla nostra anima, ci fa volare. Socrate si rivela davvero un maestro: il maestro che ognuno di noi vorrebbe incontrare. Il maestro che mette in crisi e fa innamorare. Il giovane Fedro lo segue con entusiasmo in questo dialogo di formazione. Ora può rientrare nella città, rinnovato, col desiderio di fare cose belle e buone.

Per costruire una città nuova, si devono educare i giovani a diventare uomini e donne nuovi, senza paura di confrontarsi con loro e di ascoltarli. Platone l’aveva capito.

Nella foto, gli attori in scena