Crema, 11 febbraio 2018

No all’ipotesi di unificare il Dipartimento di Informatica in un’unica sede a Milano con la chiusura di quella delocalizzata a Crema. Lo dice chiaro e tondo il Consigliere regionale di Forza Italia, Carlo Malvezzi, dopo aver appreso che l’Università Statale di Milano sta valutando di far confluire, nelle nuove aule di Città Studi-Celoria, tutto il Dipartimento attualmente distaccato a Milano Comelico e a Crema.

“La sede cremasca nata nel 1995 – spiega Malvezzi – non è mai stata una semplice struttura periferica della componente milanese del Dipartimento di Informatica ma una sede profondamente radicata nel suo territorio, con cui c’è ormai da tempo una stretta interazione. Sto parlando di aziende e di enti locali, che peraltro hanno investito ingenti risorse per costruirla e migliorarla nel tempo”.

Malvezzi giustifica il mantenimento della sede cremasca con dati oggettivi: “Non è battaglia di campanile fine a se stessa – osserva il consigliere azzurro –, ma la difesa di un’offerta di alta formazione che cresce nei numeri. Le immatricolazione nell’anno accademico 2016/2017 sono state 211, quest’anno sono passate a 319, di cui 80 sono studenti stranieri, con un aumento quasi del 50%. Senza dimenticare che il bacino d’utenza della sede di via Bramante attinge dal territorio bresciano, bergamasco, cremonese, piacentino e del basso Veneto, che avrebbero molte meno possibilità di essere intercettati unificando il Dipartimento nella sola città di Milano”.

Anche in termini di risorse attirate dall’Europa, Malvezzi sottolinea che i finanziamenti europei convogliati al Dipartimento in questi anni ammontano a circa 5 milioni di euro, e tantissimi altri sono stati ottenuti dalle attività sul territorio. Significa che chi opera nella sede cremasca ha saputo capitalizzare l’essere radicato proprio sul nostro territorio.

“Peraltro – insiste Malvezzi – la presenza di una sede cremasca è fondamentale per proseguire quel lavoro iniziato in piena condivisione con il Rettore Gianluca Vago, propedeutico a sviluppare un nuovo corso legato all’ambito della Cosmesi. Non solo, quindi, va mantenuto il Dipartimento di Informatica, ma una sede cremasca è fondamentale per allargare l’offerta di alta formazione anche ad altri settori. Il confronto tra gli uffici universitari e le aziende della Cosmesi testimoniano che questa possibilità è davvero concreta”.

Malvezzi fa una richiesta precisa: “Chiedo con urgenza – dice – un incontro con il rettore dell’Università Statale per approfondire le ragioni dell’unificazione del Dipartimento a Milano e quelle di un suo mantenimento. Non è possibile che il territorio non si esprima a riguardo”.

Nella foto, il candidato regionale Carlo Malvezzi