Crema, 17 gennaio 2018

Fa discutere il permesso concesso a Casa Pound di raccogliere firme per presentarsi alle prossime elezioni.

Il gruppo Casa Pound Italia ha chiesto un permesso per la raccolta firme per la presentazione della lista alle prossime elezioni regionali e nazionali del 4 marzo 2018. Il Comune di Crema, nel rispetto delle normative, ha concesso tale spazio.

Il rispetto delle norme di legge però non significa che tutto vada bene e che non ci sia nulla da eccepire. Sul piano politico c'è molto da dire e da denunciare. Sono fascisti e su questo non c'è dubbio. Simone Di Stefano, leader di CasaPound Italia ha dichiarato più volte “Nello spirito siamo fascisti”. Come se ci fosse stata la necessità di chiarirlo.

Casa Pound è una forza xenofoba, razzista, omofoba e, dichiaratamente, neofascista e questi temi non possono trovare spazio nella campagna elettorale di un Paese democratico. Non un Paese qualunque, ma l'Italia in cui il fascismo è nato ed è stato sconfitto dalla Resistenza! Dalle donne e uomini che non hanno taciuto, non hanno aspettato, non hanno avuto paura.

Noi di Liberi e Uguali vogliamo essere oggi quelle donne e quegli uomini. Non taciamo, non aspettiamo, non abbiamo paura! Le nostre fondamenta sono ben solide nello spirito costituzionale e nella Resistenza; nelle parole della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e nei documenti di libertà e uguaglianza che le ideologie fasciste calpestano nei fatti.

L’apologia di fascismo è un reato ed è nostro intento intraprendere tutte le azioni istituzionali e politiche affinché sia riconosciuta l’illegittimità di queste forze antidemocratiche ed irrispettose dei valori sui quali si fonda la nostra Repubblica. Infatti, il deputato cremasco di Liberi e Uguali Franco Bordo durante la Legislatura appena conclusa, insieme ad altri colleghi di vari partiti, ha depositato una proposta di legge che prevede il divieto esplicito di presentazione di liste elettorali da parte di gruppi, partiti, associazioni che si rifanno all'ideologia fascista. La proposta non è stata trasformata in legge, ma i fatti dimostrano che sia stato un errore.

Paolo Losco e Marta Andreola Coordinatori Liberi e Uguali Crema