Crema, 14 gennaio 2018

Liberi e uguali balla da sola.

"L’ultima assemblea regionale, tenutasi a Cinisello Balsamo venerdì sera ha lanciato Onorio Rosati alla guida della lista Liberi e Uguali in Lombardia, chiudendo la porta alla possibilità di aggregazione con il Pd di Giorgio Gori. Leggiamo, per questo, che già arrivano dichiarazioni che additano Liberi e Uguali come irresponsabili per la scelta in Lombardia. Ci teniamo a ribadire che la scelta, avvenuta attraverso un percorso democratico, coerente e condiviso, si basa sui contenuti, non su prese di posizione aprioristiche".

Come mai avete scelto di non formare una coalizione unica a sinistra?"
"Con Gori non è stato possibile trovare un’intesa perché al di là di generici appelli non è mai stato possibile ottenere risposte nette e chiare su troppi argomenti: come intende fermare il consumo di suolo? Come e con quali scelte vuole ridare centralità e qualità alla sanità pubblica? Come garantirà l'applicazione della 194 in tutti gli ospedali lombardi? Quali proposte per combattere le diseguaglianze? Quali politiche attive vuole mettere in campo per creare lavoro? Come mettere mano alle situazioni di disagio che quotidianamente vivono i nostri pendolari? Quali azioni intraprenderà contro la disparità di genere? Per la conciliazione famiglia-lavoro?

Nulla vi unisce con il Pd?

"Concordiamo sull’importanza della medicina di territorio. La riforma sanitaria per la presa in carico della cronicità di Maroni, oltre che non essere riuscita in questo intento, apre preoccupanti scenari di privatizzazione. La criminalità organizzata nel nord Italia è un problema: sarà necessario mettere in campo azioni forti".

Tuttavia, nonostante la rinuncia di Maroni e le possibilità di vittoria se si va uniti, voi avete detto no.

"Troppi i punti in sospeso, punti su cui Liberi e Uguali intende caratterizzare una proposta di cambiamento per la nostra regione. Siamo convinti che per cambiare le cose, in Lombardia, come in Italia, la risposta deve essere netta, radicale e programmatica. Non rileviamo discontinuità rispetto alle recenti politiche del PD che hanno indotto tante persone a non sentirsi più rappresentate".

Quindi, avanti con un vostro candidato governatore.

"Onorio Rosati è il nostro candidato perché è la figura che rispecchia appieno questo cambiamento. Consigliere regionale uscente, Rosati è stato segretario della Camera del Lavoro e si è occupato a lungo di sicurezza e legalità nei luoghi di lavoro".

Quali sono le persone per le quali chiedete il voto?

"Marta Andreola è la candidatura espressa da Crema. Marta ha 26 anni, è laureata in psicologia, vive a Rivolta d’Adda e da anni è attiva nella politica cremasca, prima con Sinistra Ecologia e Libertà, ora con Liberi e Uguali. Gli altri nomi, sulla provincia di Cremona, sono: Lapo Pasquetti, Roberta Mozzi e Fabrizio Aroldi. Da oggi saremo presenti a Crema e sul territorio con dei banchetti per la raccolta delle firme per la presentazione delle liste".

Nella foto, Marta Andreola con gli altri componenti di Liberi e uguali