Crema, 19 marzo 2018

Rimpasto di giunta dopo le elezioni. Molte voci, le più insistenti dicono che se ne vanno Matteo Piloni, eletto in Regione, ma che se ne va come da programma, anche Morena Saltini. Urbanistica e commercio il primo, bilancio la seconda. I sostituti? La Fontana per la Saltini e Gramignoli per Piloni. Forse, perché potrebbe anche darsi che all'urbanistica arrivi un fedelissimo del Pd e a Gramignoli venga concessa solo la delega del commercio. Delega che era appetita anche alla Saltini la quale, se l'avesse ottenuta, probabilmente avrebbe rinunciato a ritirarsi. E a proposito di rimpasti, non dimentichiamo che la carica di vice sindaco è a rotazione. Quindi, a quando il primo giro?

Antonio Agazzi, dai banchi dell'opposizione e in posizione privilegiata di osservatore, dice la sua su quel che succede e succederà

"A fine giugno 2017, il ballottaggio conferma Stefania Bonaldi sindaco di Crema; a fine marzo 2018 già due assessori vengono sostituiti, per altro detentori di deleghe pesanti: urbanistica e bilancio, ma anche commercio e ambiente. Ciò significa una sola cosa: si è costruita una giunta fotocopia, che si sapeva essere provvisoria, e ciò non rivela una propensione a mettere al primo posto l’interesse della città, che risiede anche nella continuità gestionale di settori cruciali dell’amministrazione. Che Matteo Piloni - funzionario e Segretario provinciale del Pd - sarebbe stato candidato a succedere ad Alloni in consiglio regionale lo sapevano anche i cubetti di porfido di via Mazzini: perché farlo rientrare in giunta per pochi mesi? Per garantire lo stipendio o la visibilità politico-amministrativa utile a confezionare una buona campagna elettorale? Perché fino all’elezione vi è una quota di incertezza per cui è meglio non lasciare il ‘posto sicuro’? In tutto ciò si legge un utilizzo delle Istituzioni che poco ha a che vedere con il rinnovamento della politica di cui in casa del Pd ci si è spesso solo riempiti la bocca, per agire in direzione assolutamente opposta. E la sostituzione di Morena Saltini, che gli stessi cubetti di porfido sapevano essere stata confermata contro voglia, in attesa di individuare una nuova disponibilità, salvaguardando gli ‘equilibri di genere’? Ma davvero si è dovuta attendere la fine del mandato parlamentare di Cinzia Fontana per sciogliere il nodo? In città il Pd e Stefania Bonaldi non riuscivano a rintracciare competenze che volessero spendersi, per un certo arco temporale, per la gestione della cosa pubblica? Era così inevitabile ricorrere a una donna rigorosamente di partito e di... Vailate? Si promuove al rango di assessore Matteo Gramignoli - quello che si sarebbe dimesso, ma non si è dimesso, nel caso fosse stata realizzata a Crema la pompa Enercoop - ma si conferiscono tutte le deleghe pesanti a Cinzia Fontana, mettendo insieme - credo sia la prima volta - Urbanistica e Bilancio: perché? Forse si ritiene debole il profilo del consigliere che occorre promuovere per ragioni connesse con gli equilibri politici interni alla maggioranza? Da ultimo, l’avvicendamento che non c’è ma che sarebbe stato meglio che fosse intervenuto, quello di Fabio Bergamaschi ai Lavori Pubblici. Se a Torino la Fiat avesse assunto un assessore in carica della giunta Appendino... la cosa sarebbe stata ritenuta normale dal Pd? Perché dovremmo ritenere normale, quindi, che la Ancorotti cosmetics abbia assunto un assessore in carica della giunta Bonaldi? È da visionari ipotizzare non pochi conflitti di interesse tra attività amministrativa e professionale? Vien da dire, tirando le somme, che da questo modo di fare politica... vi è davvero poco o nulla da imparare.

Antonio Agazzi (nella foto)