Crema, 13 febbraio 2018

Scambio di accuse tra la sindaca di Crema Stefania Bonaldi e l'assessore Cristina Cappellini, dopo le rilevazioni mosse da quest'ultima durante una visita ai luoghi insicuri della città. Evidentemente l'assessore ha toccato un nervo scoperto, provocando la reazione, affidata a facebookì, della sindaca. Ecco il botta e risposta tra le due politiche.

"In questi giorni due amazzoni leghiste, con armatura e cappello col chiodo, si sono materializzate presso i giardini di Crema, dove giornalmente vengono rapiti e seviziati donne e bambini, invocando l’arrivo dell’Esercito.

Si tratta della candidata Cappellini e della collega Bordonali, già assessore regionali. Le signore, si fa per dire, avendo disertato per cinque lunghi anni il nostro territorio e dunque dovendo recuperare ben sessanta mesi di assenza ingiustificata, che per la verità nessuno rimpiange, sono venute a smaltire in un solo giorno tutto il cumulo di fesserie che il leghista medio deve “sparare”, pena il decadimento.

Non solo, ma dal momento che come molti leghisti possiedono un solo argomento, quello dell’odio, devono avere fatto anche in fretta a vuotare il sacco, talmente in fretta da ripartire alla chetichella, bidonando i sindaci cremaschi, che avevano invitato i candidati al consiglio regionale per illustrare loro le priorità del Territorio e chiedere un impegno puntuale su quei temi. Una precauzione comprensibile, chissà mai che si cominciasse a parlare di progetti, di idee, di prospettive, frecce troppo grandi per la faretra delle amazzoni.

Peccato, perché eravamo tutti ansiosi di sentire declinare da due autentiche signore il discorso sulla “razza bianca”, lanciato dal candidato governatore leghista. Anche noi, indigeni cremaschi, avremmo ascoltato volentieri, magari per l’occasione avremmo indossato l’amato anello al naso, e invece niente, le due signore si sono dileguate e stamane ci siamo svegliati illudendoci, per un attimo, che la loro presenza sia stato solo un brutto incubo".

Stefania Bonaldi

“Da una donna (prima che da un rappresentante politico) una reazione così becera non me la sarei aspettata! Ecco le femministe del Pd, per cui il rispetto per le donne sta solo nel farsi chiamare ‘sindache’ o ‘ministre’, nel legittimare il burqa e gli uteri in affitto” Lo scrive sul suo profilo Facebook, l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia e capolista della Lega in provincia di Cremona alle elezioni regionali, Cristina Cappellini, replicando alle accuse lanciate questa mattina sempre sui social dal sindaco di Crema (CR), Stefania Bonaldi.

“Capisco che abbiamo toccato un nervo scoperto, - continua il post - capisco che il sindaco Bonaldi deve per forza sostenere le politiche pro immigrazione e pro moschee del suo candidato Gori, ma per ammettere che Crema sta diventando un mezzo Bronx ci devono essere per forza casi di donne e bambini rapiti e seviziati?! Roba da matti! Queste sono le donne/femministe della sinistra italiana!”

“Il 4 marzo – si conclude il post dell’esponente leghista - riprendiamoci in mano i nostri territori e liberiamoli da chi mette a repentaglio ogni giorno la bellezza e la sicurezza delle nostre città!”

Durissima anche la replica dell’assessore Simona Bordonali (Sicurezza e immigrazione), anch’essa duramente criticata dal sindaco di Crema.

“Un saluto affettuoso a Stefania Bonaldi, sindaca piddina di Crema, - scrive Bordonali su Facebook - che al posto di chiudere immediatamente la moschea abusiva di via Rossignoli (può farlo grazie alle normative regionali) e chiedere al suo governo più agenti delle Forze dell’ordine per presidiare le zone della città dove immigrati clandestini spacciatori la fanno da padroni (vedi giardini di Porta Serio), stamattina si diverte a insultare su Facebook “le signore, si fa per dire, Simona Bordonali e Cristina Cappellini” e gli elettori della Lega. Ma quanto sono nervosi gli adepti renziani? Il 4 marzo è vicino e con la Lega al governo renderemo più sicuri anche i comuni - come Crema - malgovernati dal Pd”.

Cristina Cappellini