Spino d'Adda, 30 luglio 2017

Nel corso del consiglio comunale di venerdì a Spino d'Adda, il sindaco Luigi Poli ha comunicato la nuova composizione della giunta, con l'abbandono di tre assessori su quattro e l'ingresso di due assessori nuovi (manca ancora un assessore al bilancio). La minoranza, Progetto per Spino, indica i problemi di gestione.

"In meno di un anno, la compagine che ha vinto le elezioni di Spino è completamente stravolta. Sono cambiati tre assessori su quattro: in un anno è tanto. Oggi il vicesindaco Enzo Galbiati assomma il 101% delle deleghe, addirittura gestisce al posto del sindaco i rapporti con gli enti terzi. Ovvero non è il sindaco, ma l’assessore, che rappresenta il paese. A nostro avviso è profondamente sbagliato se in certi consessi non sieda il sindaco".

Come mai tante dimissioni?

"E' stato tradito il mandato elettorale. A Spino non era mai successo che un consiglio comunale si riducesse così. Il consiglio è composto da 12 consiglieri invece che 13. Impegno per Spino ha esaurito la lista di consiglieri e non ha tra gli eletti una donna da mettere in giunta, come vuole la legge. Inserisce l'assessore dimissionario Clorinda Rossi in Commissione Affari Istituzionali dice per la sua esperienza, ma in realtà quello di Rossi è l'unico nome inseribile, dato che impegno per Spino non ha più persone e non può dare ruoli per competenza, ma solo perché vi è qualcuno disposto a ricoprirli".

Perché manca l'assessore al Bilancio

"Mancano persone adeguate che diano pareri di coerenza al bilancio nelle varie delibere. In precedenza, invece, era stato scelto un assessore al bilancio senza competenze, che non ha capito il suo stesso bilancio. Oggi si occupa di bilancio il sindaco, che di fatto sul tema non ha mai speso una parola e delega tutto al responsabile dell'ufficio ragioneria. Due punti sul bilancio sono stati discussi e votati venerdì sera, ma il sindaco a riguardo non ha speso una sola parola. Ha le deleghe al bilancio ma tace, e lascia posto solo al nulla".