Crema, 04 ottobre 2017

Scalpore dopo la lettera indirizzata alla sindaca e all'amministrazione da parte del capogruppo della Lega Nord Andrea Agazzi, in merito all'uso del capannone di via Rossignoli 37, dove si nota un gran via vai di stranieri e dove si sospetta che sia utilizzato icome centro culturale islamico con tanto di preghiera serale. Dopo la Lega, anche i componenti della lista Ombriano viva, legata a Chicco Zucchi, avanza domande.

«Abbiamo notato un continuo afflusso di persone, evidentemente di fede islamica, in prossimità del capannone di via Rossignoli. La sindaca Stefania Bonaldi deve ordinare le verifiche necessarie e informare la cittadinanza di Ombriano convocando un’assemblea pubblica», dichiarano Cristian Guardavilla e Daniele Alberti della lista civica ‘Ombriano Viva’.

«In campagna elettorale la Bonaldi ha assicurato che la moschea non era più contemplata nel programma del suo mandato. Agli ombrianesi sono state fatte promesse ben precise in merito al progetto di via Milano e di recente si è detto che il capannone di via Rossignoli non otterrà il cambio di destinazione d’uso».

Il tema della sicurezza per i due esponenti della lista civica è prioritario: «E’ una moschea abusiva? Chi sono queste persone? Da dove vengono? Snobbare le domande degli ombrianesi sarebbe un gesto di grave irresponsabilità istituzionale e davanti al quale non potremo che ricorrere, come già viene suggerito da molti residenti, ad una manifestazione pubblica per denunciare la contrarietà alla moschea e la lontananza dell’amministrazioni comunale».

Nella foto, il capannone in questione