Crema, 12 febbraio 2018

Per la giornata della memoria abbiamo trovato uno scritto di una lettrice e ci è sembrato giusto dar spazio e voce a chi è stato toccato negli affetti, nella famiglia da quegli accadimenti. Per non dimenticare.

"La mia storia comincia da qui. Un pensiero pieno d' amore a mio nonno Giovanni a mia nonna Lisetta a mia zia Nelli a mia zia Adelma e al mio papa' . La loro forza, il loro amore per la famiglia e per la liberta' sono per me una guida e punto di riferimento. Non ci sono rancori o recriminazioni o strumentalizzazioni politiche , e' solo amore per la mia meravigliosa famiglia, per la mia storia. Mi soffermo sulla parola LIBERTÀ : dopo mesi e mesi e mesi di incursioni dei titini nelle case e a scuola (e quante volte mio papà, allora adolescente, ha fatto a botte nelle incursioni dei titini a scuola)la scelta fu: o pieghi la testa rinunci alla tua identità e resti qui oppure, con un baule a famiglia e una valigia a testa, prendi questa nave e vai (non si sa bene come e dove, non c'erano i social) ma almeno è libertà, ripartire da zero, rinunciare a tutto (casa,amici,tradizioni...il mare), qualcuno ha preferito morire o lasciarsi morire, io mio nonno non l'ho conosciuto. Non voglio dimenticare❤"

Nella foto, l'imbarco degli esuli