Crema, 02 marzo 2018

Cristina Cappellini (Lega) chiude la campagna elettorale puntando il dito su problemi reali e molto pesanti per il nostro territorio, problemi che non hanno trovato soluzione. “Il possibile trasferimento del tribunale fallimentare di Cremona a Mantova dimostra per l’ennesima volta la totale inadeguatezza dei governi di sinistra che in questi anni si sono succeduti a Roma. Nello specifico, il sottosegretario Pizzetti e il ministro Boschi hanno dimostrato di contare lo zero assoluto e non avere a cuore gli interessi dei cremonesi e dei cremaschi".

Si ma in quattro anni si è fatto ben poco per il tribunale di Crema e adesso sparisce anche la sezione fallimentare di quello di Cremona, che va a Mantova.
"La catapultata Boschi, che in questi anni non si è mai vista a Cremona, ha pensato solo agli interessi delle banche e non a quelli dei nostri concittadini che, così facendo, dovranno macinare chilometri e chilometri spendendo soldi inutili per raggiungere il tribunale. Il tribunale fallimentare di Cremona deve rimanere a Cremona senza se e senza ma, mentre l'ex tribunale di Crema deve tornare a Crema: questi saranno due dei miei principali impegni che, se sarò eletta nel consiglio regionale della Lombardia, manterrò, creando un filo diretto con il prossimo governo nazionale che se sarà a guida centro-destra, sicuramente si dimostrerà molto più sensibile alle autonomie locali”.

Nella foto, il tribunale di Crema, chiuso il 13 settembre 2013