Sergnano, 05 aprile 2018

"Sapevamo che lui aveva precedenti e controllavamo. Anche la casa che aveva comprato era stata scelta in posizione non visibile". Lo dicono a Sergnano, parlando della coppia uccisa ieri nel tardo pomeriggio a Caravaggio. Carlo Novembrini, siciliano di Gela di 51 anni e Maria Rosa Fortini, quarantenne di Crema, abitavano in via Anna Frank, al 54a, una riga di ville a schiera alle quali si accede solo da un vicolo molto stretto, poco più di un metro o dal garage, che però è rigorosamente chiuso. Un delitto efferato, quello che ha visto morire la coppia, con le immagini della video sorveglianza che vedono il fratello di lui, Maurizio, 43 anni, pregiudicato residente a Treviglio, fare irruzione nella sala giochi, spara re poi fermarsi un momento per accertarsi di aver ucciso il congiunto. Un duplice omicidio dettato da un odio incontenibile. L'assassino è in carcere a Bergamo da stanotte e gli inquirenti adesso stanno valutando la posizione della sorella, che era nell'auto utilizzata per la fuga.

A Sergnano la coppia era andata ad abitare nell'autunno del 2016, proveniente da Ripalta Guerina. In paese girava poco. Lei usciva molto presto con il loro cane un pit bull e poi durante la giornata andava a bere un caffè al bar la Placa, in centro. Insieme andavano prendere le sigaretta alla tabaccheria Padovani o a bere il caffè nel bar pizzeria Tiraboschi. Con loro in casa c'era il figlio di lui, un ragazzo di vent'anni, che però in paese non si è quasi mai visto.

"Avevano un cane grosso - dice Domenico Barbaglio, amministratore della zona abitativa di via Frank - e per questo motivo una volta le avevo chiesto di tenerlo al guinzaglio, per evitare problemi, cosa che lei ha subito fatto. Ricordo che lui usciva di casa presto, con un furgone e che faceva il muratore, mentre lei non mi pare lavorasse. A tutti noi dispiace molto quel che è successo".

Nella foto, la casa della coppia e le due vittime