Crema, 12 agosto 2017

Il M5S è l’unica forza politica che fin da subito si è opposta alla svendita di LGH a A2A, non a parole ma con atti concreti. L’operazione non era scellerata solo dal punto di vista economico, ma sapevamo che lo sarebbe stata anche dal punto di vista occupazionale. E oggi i fatti, che si chiamano tagli di personale, ci stanno danno tristemente ragione. Come avevamo previsto, le tanto sbandierate sinergie, ottimizzazioni e riduzioni dei costi di cui i sindaci del Pd Galimberti e Bonaldi si riempivano la bocca, si limiteranno a smantellamenti di uffici ora esistenti sul territorio. A pagare sulla propria pelle queste scelte scellerate non saranno solo i lavoratori trasferiti o ricollocati, ma anche coloro che avevano ricevuto promesse di assunzione. È questa la famosa partnership e conseguente valorizzazione del territorio che i professionisti della politica avevano promesso? A nostro parere, perdere attività e competenze ci pare vada nella direzione esattamente opposta. Sarebbe stato meglio essere sinceri fin da subito, dicendo esplicitamente che lo smantellamento dei reparti e degli uffici era tra gli obiettivi primari di tale acquisizione.

Il territorio di Cremona avrà un ruolo sempre più marginale, senza alcuna possibilità di in- fluenzare scelte che saranno calate da Milano.
La strategia che al M5S pareva già chiara un anno fa si sta rivelando ormai a tutti: con il 51%, A2A può imporre qualsiasi decisione, comprese quelle che portano a un impoverimento di LGH. Così facendo, potrà acquistare il rimanente 49% per due soldi, oppure limitarsi a fare i propri comodi senza ulteriori esborsi, forte di quel 51% che già ora gli permette qualsiasi cosa.

Alla luce di tutto ciò, la cessione di LGH si sta dimostrando ancora più fallimentare di quanto si poteva immaginare.
Il M5S continuerà a denunciare i disastri dei vecchi partiti e a lottare per il bene del proprio territorio.

Nella foto, il parlamentare grillino cremasco Danilo Toninelli