Crema, 16 agosto 2017

Federico Lena, esponente della Lega Nord in regione, vuole il referendum perché crede sia la miglior arma in mano ai lombardi.

"Vogliamo più autonomia per la gestione della nostra regione. Il referendum del prossimo 22 ottobre ha l’ambizione di chiedere tanto quanto Trentino, Val d’Aosta , Friuli o altre regioni a statuto speciale: avere maggiore autonomia ovvero maggiori deleghe su materie concorrenti o materie esclusive in carico allo Stato Centrale e ovviamente le risorse economiche per gestirle; non vogliamo far fare sicuramente alla Regione Lombardia la fine delle province alle quali hanno mantenuto le deleghe (servizi pubblici da gestire) e hanno tolto i soldi per farle funzionare grazie alla sciagurata Legge Delrio, che deve il suo nome ad un ministro del Pd".

C'è chi critica i costi elevati di una consultazione ritenuta inutile.

"I 46 milioni di euro del costo sono suddivisi in 30 milioni per l’ organizzazione del referendum e 16 milioni per tablet e Pc perché l’ elezione avverrà in modo informatizzato. I 30 milioni (già a bilancio) potevano essere risparmiati in gran parte se il governo Pd avesse concesso di poter votare il referendum insieme , per esempio, alle ultime elezioni amministrative. Ovviamente il PD preferisce far spendere i soldi ai lombardi. I restanti 16 milioni di tablet e Pc verranno donati alle scuole dopo il referendum, ma ovviamente questo il Pd se ne guarda bene dal sottolinearlo".

In solido, cosa ci toccherebbe?

"I lombardi versano ogni anno a Roma 156 miliardi di euro. Roma restituisce alla nostra regione solo 100 miliardi di euro. Se con la contrattazione post referendum Regione Lombardia portasse a casa anche solo la metà di questi 56 miliardi di euro, il bilancio regionale sarebbe più che raddoppiato con conseguenze estremamente positive per i cittadini lombardi".

Chi è contro il referendum afferma che non cambierà nulla.

"Subito dopo il voto la Lombardia non sarà già autonoma ma se i cittadini lombardi daranno un mandato forte al Presidente Maroni per trattare con il governo una maggior autonomia, lo stesso governo dovrà valutare bene se scontrarsi con una volontà popolare che chiede maggiori risorse per i propri territori".

Il Pd è fortemente contrario al referendum

"E' inspiegabile come i sindaci dei capoluoghi lombardi targati Pd si dicano a favorevoli a una maggiore autonomia e i rappresentanti politici del Pd invece si dichiarino contrari".

Nella foto, Federico Lena