Crema, 10 settembre 2016

"Gent. Signore, lei deve pagare 230mila euro di tasse per quel suo fabbricato". Risposta del cittadino: "Ma mi faccia il piacere" e ricorre al giudice, che lo scorso 16 giugno gli ha dato ragione perché quell'immobile altri non è che una catapecchia priva di reddito e come tale, legge alla mano, di tasse non se ne possono cercare. E il comune se ne faccia ha ragione e cancelli al bilancio un quarto di milione di euro.

A portare alla ribalta la vicenda sono, manco a farlo apposta, i consiglieri d'opposizione Laura Zanibelli e Simone Beretta, che hanno ancora una volta sottolineato come questa amministrazione i conti con le tasse e i suoi cittadini proprio non li sappia fare.

E questo è solo uno dei tanti casi in cui il comune ha messo gabella ai suoi cittadini i quali hanno fatto ricorso e, spesso, hanno avuto ragione, non pagando e creando buchi.

Infine, ciliegina, la Zanibelli ha fatto presente che il clamoroso errore da 230mila euro è stato commesso dalla cooperativa La Fraternità alla quale era stato assegnato il contestatissimo incarico di andare a riscuotere le tasse, incarico tolto alla velocità della luce, dopo che si era fatto presente che il comune ha già una società sotto contratto per la riscossione dei tributi.

Insomma, non proprio rose e fiori per questo finale di governo per la Bonaldi e soci, fanno notare dall'opposizione.

Nella foto, Laura Zanibelli e Simone Beretta