Crema, 13 marzo 2018

Lettera del primo cittadino di Casaletto di Sopra sul Cremasco, tra sprechi e arroganza

Egregio Direttore,

mi pregio scriverLe per fare alcune considerazioni sulla posizione che il comune di Crema, spalleggiato da altri sindaci cremaschi dell’area Pd, sta prendendo in merito al tema del Cremasco. Il recente voto (nel mio comune oltre il 73% vota centrodestra) dimostra come il nostro territorio abbia una posizione chiara su come la politica debba approcciare l’amministrazione dei nostri territori. Controllo del territorio, sicurezza, contenimento dei flussi dei migranti economici rappresentano per la nostra gente temi centrali. Se a ciò uniamo il tema delle tasse (flat tax, o quanto meno riduzione delle stesse) ci rendiamo conto che i principali fattori di scontro a livello amministrativo debbano essere riconsiderati.

Io da quasi tre anni chiedo di essere liquidato con vendita o recesso dalla partecipazione in Scrp. Unico, votai contro al bilancio 2015 e oggi con un gruppo di coraggiosi sindaci vorremmo dimostrare come il rispetto dei nostri concittadini passi per la liquidazione di una società che non fa altro che andare verso un azzeramento del patrimonio nel giro di due/tre anni. Unico (insieme a Casale, credo), non ho aderito all’area omogenea (nata solo per difendere l’egemonia di Crema e i suoi interessi particolari), ennesimo tentativo di voler primeggiare in un territorio dove la crisi economica passata, i tagli dei trasferimenti, le conseguenti tasse che a livello locale abbiamo dovuto imporre, devono farci carpire come le amministrazioni debbano essere snelle, dirette e volte ai diretti interessi dei cittadini. Mi sembra che l’arroganza dello stile Bonaldi sia simile a quello renziano che crede di poter disporre per volontà “divina” o comunque super partes perché il “bene comune” lo sanno capire solo loro.

La rappresentanza che il centrodestra dovrebbe avere porterebbe ora a rivedere completamente le assemblee in Scrp, con sindaci leghisti quintuplicati e con un approccio opposto (e con maggiore coraggio da parte dei sindaci di Forza Italia…).

Casorati nell’ultima assemblea Scrp ci chiese se avremmo proprio voluto cancellare una bella società cremasca (Scrp), e ci disse che avremo quella colpa (?!). Lo dica avanti a tutti i cremaschi che pagano tasse, gabelle e diritti! Si discutesse tra sindaci come far pagare meno tasse, non come sperperare soldi in consulenze per tacitare sindaci coraggiosi che pensano solo al bene del loro comune e della loro gente!

Nella foto, Luca Cristiani (sindaco di Casaletto di Sopra)