Crema, 16 novembre 2017

Lo diciamo subito, così siamo tutti tranquilli: l'interessato dichiara che non ha ancora deciso e che sin qui le voci che lo danno scendere in campo e andare al ballottaggio con Matteo Piloni non hanno fondamento. Sin qui...

Fatta la premessa, passiamo alle ipotesi, suggestive. Da qualche giorno gira in città una voce insistente: Franco Bordo, parlamentare cremasco eletto con Sinistra Italiana e poi passato ad Articolo Uno, Mdp, non si candiderà più per la Camera, ma scenderà in campo per un posto come consigliere regionale. L'interessato, interpellato, dice di non aver ancora deciso. Ergo: ci sta pensando, alle regionali.

Ma non è questa la notizia sfiziosa. Perché l'ipotesi che affascina Bordo (non ufficialmente) è quella di presentarsi come candidato unico della sinistra cremasca in corsa per Milano. Spieghiamo. Al momento ci sono poche certezze per le prossime elezioni regionali (delle quali non si sa neppure la data, ma che comunque saranno indette a breve). Una di queste certezze è che come governatori si presentano l'uscente Roberto Maroni e l'entrante Giorgio Gori. Un'altra certezza è che Gori sarà appoggiato da tutta la sinistra. Di qui il ragionamento: se Gori è il candidato unico di sinistra per la presidenza, perché non avere candidati unici (e vincenti) per il consiglio? E qual è la proposta? Semplice: Bordo scende in campo e chiede le primarie della sinistra, sfidando Matteo Piloni, già candidato per il Pd. Ipotesi di difficile realizzazione, perché Piloni è in una botte di (quasi) ferro. A meno che... Altro gossip. Piloni viene attaccato internamente da altri candidati del suo partito che vorrebbero correre per il posto di consigliere. A questo punto, per trovare il candidato più forte, ecco le primarie. E se si fanno le primarie per il candidato del Pd, perché non allargarle a quelli della sinistra e presentare un candidato unico?

Ipotesi e gossip che a breve avranno un fondamento oppure svaniranno, come il sole al tramonto. Però...

Nella foto, Franco Bordo