Roma, 03 gennaio 2018

Franco Bordo, approdato di recente nella formazione di Grasso, Libero e uguali, ha presentato un'interrogazione in merito al presepe allestito a Scannabue dalla Fazenda Rocco, di Rocco Cristodaro, persona sottoposta a indagini perché accusata di essere il ragioniere della 'ndrangheta e di aver riciclato per loro denaro sporco.

Con grande stupore abbiamo appreso che, anche questo Natale, è trascorso con la sottovalutazione dell’aspetto sociale della legalità. Difatti a Scannabue, ancora una volta è stato installato un “presepe vivente” targato Fazenda Rocco.

Ci teniamo a sottolineare che il titolare dell’azienda (Rocco Cristodaro) risulta sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di 3 anni e 6 mesi, dovuti a una riconosciuta pericolosità sociale, e che a lui e al fratello Domenico sono stati confiscati beni per un totale stimato in circa 5 milioni di euro, provvedimento avvenuto dopo accertamenti della Guardia di Finanza, che ha individuato una fitta rete di aziende e prestanome utilizzati per schermare un patrimonio realizzato mediante condotte illegali. Ai due sono, infatti, contestati reati quali evasione scale, emissioni di fatture false e favoreggiamento all’immigrazione clandestina, oltre a risultare, dagli accertamenti della magistratura, come i “contabili del clan Mangano”, una delle famiglie di spicco di Cosa Nostra nel nord Italia. Si ritiene allarmante come personaggi in questa posizione possano trovare facilmente spazio in iniziative pubbliche di questo genere, come già avvenuto con altre manifestazioni commerciali, gastronomiche e sportive.

Ampiamente è stato relazionato, e ci è stato confermato anche dall’On. Claudio Fava, in visita a Crema nel giugno 2017, dai rapporti nazionali antimafia, quanto questo modus operandi sia adottato per le infiltrazioni mafiose nel nord Italia, dove, proprio nelle manifestazioni di pubblico interesse, avvallate dalle amministrazioni pubbliche, trovino spazio, pubblicità e consenso, personaggi legati alla criminalità organizzata. Si veda, per esempio, il processo Aemilia, che coinvolge anche parte del territorio cremonese.

Considerato che i fatti che riguardano il Cristodaro e la Fazenda Rocco sono anche contenuti nelle relazioni che la Commissione Antimafia invia al Parlamento e al Governo, il Deputato intende sapere se il Governo (tramite le sue articolazioni territoriali) è informato dei fatti e quali azioni intende assumere per bloccare tali attività, tese a promuovere ed accreditare nel tessuto sociale del territorio persone e attività coinvolte in gravi reati.

On. Franco Bordo


Il testo dell'interrogazione

Al Ministro dell'interno

Per sapere - premesso che:
le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto socio economico del nord Italia sono diffuse e sempre più in crescita;

Mafia, Ndrangheta e associazioni a delinquere di stampo mafioso sono da tempo radicate anche nel territorio cremasco e cremonese;

Rocco Cristodaro è titolare dell’azienda Fazenda Rocco ubicata nel comune di Palazzo Pignano (CR);

la Guardia di Finanza di Crema (CR), d’intesa con i carabinieri del Comando provinciale di Milano, su delega della Direzione distrettuale Antimafia di Milano, ha dato esecuzione al decreto con il quale il Tribunale di Milano ha disposto il sequestro ed in seguito la confisca del patrimonio, stimato in 5 milioni di euro, di Rocco Cristodaro;

Rocco Cristodaro è ritenuto essere, insieme al fratello Domenico, uno dei contabili, nel nord Italia, del clan Mangano;

Rocco Cristodaro è stato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 3 anni e 6 mesi;

i fatti sopra esposti sono contenuti anche nelle relazioni che la Commissione di inchiesta sul fenomeno mafioso ha fornito al Parlamento;

la Fazenda Rocco a Scannabue, fraz di Palazzo Pignano, promuove e organizza una sorta di presepe con animali esotici aperto al pubblico;

Libera contro le mafie, nella sua sezione locale di Crema, ha rilevato che “queste attività possano contribuire a rendere difficile per la popolazione la comprensione della gravità del fenomeno”, e per

“fenomeno” si intende quello dell’infiltrazione delle organizzazioni criminali nel tessuto sociale del territorio;

in un recente articolo di stampa, dal titolo L’antimafia contro il presepe, apparso il 24 dicembre 2017 su “ HYPERLINK "http:// ilfattoquotidiano.it/" \t "_blank" ilfattoquotidiano.it” si legge che il Sindaco di Palazzo Pignano, sig. Bertoni Rosolino, ha dichiarato che “io e i miei concittadini abbiamo coscienza della gravità del fenomeno”;

la Fazenda Rocco ha già avuto modo di sostenere e sponsorizzare altre iniziative pubbliche, di carattere commerciale, gastronomiche, sportive;

Se il Ministro sia a conoscenza delle attività della Fazenda Rocco tese alla propria promozione sul territorio cremasco;

Se si valuti, anche sulla scorta delle dichiarazioni del primo cittadino del comune di Palazzo Pignano, ugualmente grave il fenomeno così da intraprendere azioni necessarie per impedire tali manifestazioni pubbliche.


Nella foto, il cartello che indica il presepe e Franco Bordo