Crema News - Il fondo inglese resta interessato all'ex scuola di Cl Crema News

Crema, 16 novembre 2018

L’ex scuola di Cl continua a interessare il fondo inglese che ha chiesto all’architetto Massimiliano Aschedamini, autore del progetto, delucidazioni sullo stato dell’arte. “I rappresentanti di questo fondo inglese, che desidera rimanere anonimo, mi hanno di nuovo contattato la scorsa settimana per confermare il loro interesse. In Italia cercano edifici da adibire a scuole o a strutture sanitarie. Secondo la loro logica, preferiscono strutture piuttosto capienti da completare in tempi brevi”.

Anche il liquidatore giudiziario della Charis, proprietaria della ex scuola di Cl, è interessato a una eventuale proposta. “Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. L’intera struttura attualmente è in vendita per circa tre milioni, prezzo stabilito dopo le aste giudiziarie andate deserte”.

C’è da dire che al momento attuale è in essere una causa tra il curatore e il titolare della Sanitas di Crema, che aveva avanzato una proposta di acquisto di uno dei quattro fabbricati nel quale si suddivide l’edificio, per poi ritirarsi a contratto firmato. “La causa è in essere – conferma Bani – ma al momento stiamo attendendo il giudice”.

La situazione attuale del gruppo Charis, messo in liquidazione otto anni fa, vede una passività di 22 milioni di debiti. Le proprietà del gruppo all’inizio ammontavano a 35 milioni di euro, che sarebbero stati più che sufficienti per tacitare i creditori. Ma al momento attuale il valore delle proprietà è molto sceso e ci sono obiettive difficoltà a piazzarle sul mercato. In mano al liquidatore ci sono l’edificio di Crema, in vendita per tre milioni di euro, un’altra scuola di Cl a Lodi, al momento attuale valutata 4.5 milioni di euro, ma che subirà un deprezzamento del 15%, andando sotto i 4 milioni nella prossima asta, alcune villette a Cremona. Sono invece stati venduti un immobile a Torino, al prezzo di 150mila euro e alcuni terreni in concessione. Gli introiti sono già stati destinati a soddisfare alcuni creditori privilegiati. Ricordiamo che tra i creditori c’è anche il comune di Crema, che ha dovuto rifondere alla Regione un milione di euro che aveva ricevuto e girato alla Charis come fondo regionale per costruire la scuola, soldi che il comune ha dovuto restituire alla Regione, in quanto l’edificio non è stato completato.