Crema, 15 luglio 2017

E Donida chiude la guerra in Forza Italia. Dopo mesi di discussioni, attacchi, ripicche e altro ancora, forse alla fine arriva se non proprio la pace, l'armistizio. Dopo la riunione di giovedì sera del coordinamento provinciale, nel quale erano volate parole grosse, ma dal quale era anche uscita la volontà di chiudere con la polemica contro il coordinatore cittadino Gianmario Donida, prendendo atto delle dimissioni irrevocabili di Renato Ancorotti, invitato ma assente, e quindi della diarchia Salini - Donida per la conduzione del partito a Crema, forse torna un po' di serene, anche se una coda velenosa c'è stata. Per esempio sulla censura chiesta contro lo stesso Donida. "Nella riunione del coordinamento provinciale - dice il coordinatore cittdino - è stata presentata da Enzo Bettinelli una mozione di censura nei confronti del coordinamento cittadino di Crema. Alla presentazione della mozione da parte di Bettinelli è seguita una discussione di merito, da cui è emerso in maniera chiara e lampante che la maggioranza dei presenti era contraria e, se si fosse passati a una votazione, avrebbe votato contro la mozione. Per questo motivo, onde evitare di andare sotto, i sostenitori della mozione hanno deciso di ritirarla e di non passare alla votazione. Quindi, sintetizzando, la mozione di censura è stata di fatto bocciata dal coordinamento provinciale. Detto questo, penso che tale bocciatura sia l'ennesimo episodio che mette in luce un elemento fondamentale: adesso è ora smetterla con le beghe e di mettersi al lavoro perché ciascuno di noi, con lealtà e dedizione alla squadra di cui fa parte, dia il proprio contributo per costruire con strategia e lungimiranza non solo un'opposizione seria e rigorosa alla Giunta Bonaldi, ma anche un percorso per arrivare alla creazione di una credibile alternativa politica e amministrativa alla nostra città".

Nella foto, Gianmario Donida, con Andrea Agazzi, suo omologo nella Lega Nord di Crema