Crema, 14 giugno 2016

Licenziata. Ieri alle 8.30 Maria Grazia Salvi si è presentata sul nuovo posto di lavoro, un magazzino decentrato del comune di Crema e l'ha trovato sporco, impolverato e malandato. Neppure il tempo di protestare che sono arrivati gli addetti alla manutenzione per sistemarlo. Ma neppure il tempo di ripulirlo che è arrivata la lettera, firmata dal segretario Maria Caterina de Girolamo, di licenziamento per giusta causa. Cinque pagine dense di numeri e date dalle quali si evince che la dipendente viene licenziata con un preavviso di tre mesi, come da contratto e che il suo rapporto con il comune di Crema si concluderà il 15 settembre prossimo. Causa del licenziamento sono una serie di assenze non giustificate. Ricordiamo che la Salvi è affetta da due malattie rare ed era stata assunta in quanto facente parte delle categorie protette nel giugno del 2007. Le giornate lavorative nelle quali la donna è rimasta assente sono parecchie e la dipendente è stata chiamata a giustificare. Lei lo ha fatto, sia pure fuori tempo massimo di un giorno. Tuttavia, il comune ha accettato di verificare le sue giustificazioni e, alla fine sono rimasti fuori cinque giorni da novembre a marzo che hanno fatto pendere la bilancia per il licenziamento. “Mi hanno licenziata perché sono una dipendente scomoda- dice la Salvi – perché non ho accettato questo trasferimento e perché do fastidio”. In effetti la dipendente è da almeno due anni protagonista di una battaglia con il comune, che accusa di non farla lavorare. E anche il trasferimento, disposto dal giudice, sembra essere una scusa: è lì per inventariare i mobili del tribunale, che sono già stati inventariati. E dapprima lei ha annunciato che si sarebbe licenziata, ma il comune l'ha preceduta. E adesso, parola agli avvocati.

Nella foto, Maria Grazia Salvi