Crema, 25 febbraio 2018

La bufera che si è scatenata sul M5S in merito alla restituzione dei soldi di una parte dello stipendio, che in tutto hanno consentito al gruppo parlamentare di devolvere oltre 23 milione al fondo per le piccole industrie, ha sfiorato anche il deputato cremasco Danilo Toninelli, che ha risposto dando i numeri del suo contributo.

"Negli scorsi giorni ho subito attacchi diretti e personali per la vicenda delle donazioni dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle al fondo per il microcredito.
Tutto falso. Dal 2013 a oggi ho restituito 147.056,47 € tra stipendi dimezzati, diarie restituite e indennità di carica rifiutate. Se li avessi tenuti oggi potrei essere proprietario dell'appartamento in cui vivo con la mia famiglia, invece di avere un mutuo da pagare come tutti.

Sono felice e orgoglioso di averlo fatto.
Era una promessa fatta ai cittadini, che ho mantenuto. Perché la politica prima di tutto deve dare il buon esempio. Per questo chi ci ha attaccato in questi giorni si dovrebbe solo vergognare e guardarsi allo specchio. Mai nessuno prima del M5S aveva dimostrato tanta generosità.

Dopo che gli italiani hanno votato per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti nel 1993 sono passati appena otto mesi prima che questo venisse reintrodotto sotto forma di rimborsi elettorali. Lo scopo di questi rimborsi doveva essere appunto quello di rimborsare i partiti per la loro attività politica, ma dal 1994 al 2015 E' stato certificato che dei quasi 2 miliardi e mezzo di euro destinati ai partiti per questo scopo, quelli effettivamente utilizzati per i rimborsi dell’attività politica sono stati solo 726 milioni di euro. Un buco di 1,75 miliardi di euro trattenuti dai partiti senza giustificazione. Questa è la vera rimborsopoli.

Il M5S invece ha restituito tra somme devolute e rimborsi non richiesti novanta milioni di euro, che hanno contribuito al finanziamento di oltre 7000 imprese, che hanno creato 17mila posti di lavoro.

Tanto dovevo per amor di verità.

Nella foto, Danilo Toninelli