Crema, 19 gennaio 2018

Nei giorni scorsi, Franco Bordo, deputato di Liberi e Uguali, ha incontrato una folta delegazione di insegnanti della provincia e il suo impegno è stato quello di seguire la vicenda dei rischi di esclusione dalle graduatorie a inserimento e incalzare il Governo con un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

«Riprendendo le argomentazioni del Consiglio di Stato - spiega il parlamentare, - si evince che manca una norma che riconosca il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 come titolo che dia diritto all’inserimento nelle graduatorie a esaurimento. Il Ministero si è detto pronto a riconvocare i sindacati non appena conclusa tale fase di approfondimento. Ha inoltre convenuto sulla necessità di una riflessione generale sui meccanismi di reclutamento da utilizzare per la scuola dell’infanzia e primaria, anche alla luce delle soluzioni già adottate dal Governo per i precari della secondaria di primo e secondo grado».

Quanti sono i docenti che rischiano di cadere sotto i dettami della legge?

«I docenti assunti a tempo indeterminato che hanno un contratto con clausola risolutiva sono 6.669. Questi docenti rischiano la revoca del contratto e il ruolo con “retrocessione” nelle graduatorie d’istituto. Altri 43.534 docenti entrati in graduatoria a seguito di sentenza cautelare attendono il parere dell’avvocatura dello Stato e la sentenza individuale di merito: tra i rischi, la possibilità di essere esclusi dalle graduatorie a esaurimento ed essere inseriti solo nelle graduatorie d’istituto».

Cosa si deve fare?

«Le principali forze sindacali hanno chiesto al Ministero, considerando come priorità l’anno in corso, tutelando la continuità didattica e la serenità del lavoro, di riaprire le graduatorie d’istituto per permettere di salvaguardare i punteggi acquisiti dai docenti mediante il servizio svolto in questi anni. Insomma, il Consiglio di Stato evidenzia un vuoto legislativo, superabile con un Decreto che stabilizzi la situazione degli insegnanti esclusi dalle graduatorie ma in possesso di un titolo di studio comunque considerato abilitante ai fini dell’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria. Al riguardo, quali azioni il Ministro intende intraprendere?».