Crema, 08 maggio 2017

Tornano domani sera in scena gli allievi del regista Pietro Arrigoni che portano un secondo lavoro di Garcia Lorca, La casa di Bernarda Alba.

Il racconto ha inizio dopo il funerale del secondo marito di Bernarda Alba. Bernarda pretende di mantenere lutto stretto per otto anni. Decreta, così, alle sue cinque figlie, un dolore che somiglia più alla sentenza di un severo giudice. Così vive Bernarda: gli unici doveri che conosce sono reprimere, controllare, vigilare e castigare. Tutto il grande teatro di Lorca è incentrato sul ruolo della donna all'interno di realtà sociali, quasi sempre andaluse, molto variegate; Federico drammatizza poeticamente le risposte vitali date da donne a situazioni che, mentre le mettono al centro della scena, le lasciano abbandonate a loro stesse. La forza trainante in queste situazioni è, ogni volta, l'amore, anzi, con maggior precisione, le innumerevoli varianti che popolano il campo semantico dell'amore infelice. Ma le più sole, e paradossalmente le più accompagnate, sono le donne de La casa de Bernarda Alba. Qui, nell'ultimo capolavoro di Federico, assistiamo alla glorificazione dell'universo femminile. Trionfo totale delle donne sulla scena, funzionalmente motivato dal fatto che siamo nella loro casa. Ancora una volta c'è un rapporto strettissimo tra la storia rappresentata e l'ambiente dove accade. Anzi qui l'importanza dell'ambiente domestico è tale che arriva a conquistare il titolo dell'opera: la casa di Bernarda Alba, appunto.

"La casa di Bernarda Alba” di Federico Garcia Lorca

con | Maria Letizia Piccini Bianchessi, Denise Salvati,Maria Chiara Turcu, Luisa Maria Franzosi, Laura Doldi, Eduardo Pinter

grafica| Ginevra De Martis 

costumi e oggetti di scena | Sharon Pugliese

musiche|Flavio Carlotti e Nicola Ortodossi 

produzione | Corso base Teatro San Domenico di Crema

regia |PIETRO ARRIGONI

atto unico| 60 minuti

Posto unico € 9,00