Crema, 15 ottobre 2017
Niente sede ma un sì convinto al referendum di domenica prossima per la maggior autonomia della Lombardia. Questo in sintesi quanto avvenuto tra stamattina e la scorsa settimana a Forza Italia, dove, peraltro, si attende il verdetto dei Probiviri che devono esaminare il comportamento di due pezzi da novanta del partito: Simone Beretta e Antonio Agazzi. La sede, dunque. Non c'è più. € 6500 all'anno ed è durata un anno solo. Poi ci si è resi conto che, in effetti, non serviva. Da oggi in poi ci si riunirà nello spazio messo a disposizione dal Comune e i soldi risparmiati verranno utilizzati per iniziative culturali. A capo il referendum. Questa mattina di fianco a piazza del Duomo c'era un banchetto di Forza Italia. Si sono riuniti i maggiorenti del partito, tranne la parte dissidente, per ribadire il loro convinto sì al referendum di domenica prossima. Accanto a Salini c'era anche il coordinatore Donida il quale ha annunciato che, una volta passato il referendum, a Roma a trattare con il governo ci andrà Maroni ma si farà accompagnare dai sindaci del territorio e, per quel che ci riguarda, potrebbe essere la volta buona di vedere se ce la facciamo a riaprire il tribunale oppure lo dobbiamo considerare ormai una battaglia di retroguardia, quindi inutile perché irrimediabilmente persa, come dice la sindaca Stefania Bonaldi.
Nella foto, lo stato maggiore di Forza Italia