Crema, 20 gennaio 2018

Tempo di elezioni e, quindi, di candidature che si concretizzeranno tutte all'inizio della prossima settimana, quando sarà necessario depositare i nomi dei candidati. Intanto, qualcuno corre da solo e spiega il perché

Molti amici mi chiedono un parere circa la scelta del Popolo della Famiglia di correre da solo alle prossime elezioni politiche.
Le domande, o meglio le obiezioni che mi rivolgono, sono più o meno le solite: "non raggiungerete mai il 3%" dicono alcuni, "sottrarrete voti al centrodestra e così facendo favorirete la vittoria del PD o del Movimento 5 Stelle" aggiungono altri.
Osservazioni in parte condivisibili e ragionevoli, così come si possono capire le risposte di Mario Adinolfi - presidente del PDF - che non vuole scendere a compromessi con altri partiti del centrodestra, rei - sostiene - di non aver saputo difendere le istanze del Family Day.
Una posizione troppo rigida? Forse, ma indubbiamente comprensibile perché nasce dalla cocente delusione cagionata dai molti politici presenti al Family Day e del tutto assenti in Parlamento nei momenti cruciali. D'altronde la medesima posizione - "soli senza se e senza ma" - fu tenuta in occasione delle ultime elezioni amministrative (ad eccezione di Monza, dove il PDF tentò una sorta di alleanza con Forza Nuova). Ma è pur vero che le amministrative sono sostanzialmente differenti dalle elezioni politiche. Comporta dei rischi la scelta di correre da soli? Probabilmente sì. In fondo non sono poi così peregrine le obiezioni di chi teme che il mancato raggiungimento del 3% possa condurre alla conseguente inutilità dei voti espressi a favore del PDF. Non sbaglia nemmeno chi sostiene che l'elettorato del PDF provenga in larga misura dall'area di centrodestra e - proprio perché sottrae voti a questa area - possa favorire la Sinistra e i 5 Stelle.
Per quanto mi riguarda, lo ammetto, sono tra quanti avrebbero preferito vedere il PDF portare avanti le proprie istanze all'interno di una coalizione di centrodestra. Tra una sconfitta annunciata e la possibilità di vedere dei nostri rappresentanti portare la voce delle famiglie in Parlamento, avrei optato per questa seconda ipotesi. Perseverando nella scelta di correre da soli, potremo sicuramente vantarci di essere rimasti "puri e incontaminati", ma saremo anche politicamente irrilevanti.
A chi giova questa scelta? Forse solo alla Sinistra.

Flavio Rozza (nella foto, il primo a sinistra)

Il Popolo della Famiglia - Crema