Crema, 20 febbraio 2018

Fratelli d’Italia è costretta a intervenire ancora una volta su Scrp per chiedere delucidazioni al presidente alcune precisazioni in merito al futuro della società. L’avevamo fatto circa un mese fa con un comunicato ufficiale, ma dalla partecipata non è giunta una rispostaa meno che non si ritenga tale un arrogante silenzio.

La settimana prossima si terrà l’assemblea dei soci di Scrp. All’ordine del giorno compare il cambiamento di statuto. Ora chiediamo a quale cambiamento di statuto ci si riferisca. Domanda non peregrina in quanto pare che quello discusso e votato questa estate nei consigli comunali dei comuni soci sarebbe stato cestinato per proporne uno nuovo, diverso da quello già passato al vaglio dei comuni soci e che prevede la trasformazione di Scrp da società per azioni a società in house.

Chiediamo inoltre quale siano i costi di questo nuovo giro di valzer e soprattutto chi ha deciso di fermare l’iter che era gi stato iniziato e che è giàcostato migliaia di euro in consulenze.

Apprendiamo anche che, all’ordine del giorno, figura la richiesta dei soci che non hanno aderito al progetto varchi di avere riconosciuta una compensazione. Richiesta basata su un principio di equità e buon senso. Ci auguriamo che venga esaudita ed evitare anche una frattura tra i comuni che indebolirebbe il nostro territorio politicamente già anemico.

Giovanni De Grazia (segretario di Fratelli d'Italia)

Nella foto, il presidente di Scrp Pietro Moro