Crema News - Dopo l'esternazione della Bonaldi sull'applicazione del decreto sicurezza, la Lega avverte Crema News

Crema, 10 gennaio 2019

La decisione del sindaco Bonaldi di avocare a sé le decisioni dell'anagrafe in merito alla concessione o meno della residenza ai migranti ha scatenato le ire della Lega. Il capogruppo in consiglio Andrea Agazzi non ha perso tempo e ha risposto.

"Martedì sera il sindaco si è spinto a dire che si prenderà la responsabilità di firmare eventuali atti di iscrizione all’anagrafe in contrasto con quanto previsto dal Decreto Sicurezza. La Bonaldi sappia che come Lega, siamo pronti a tutte le battaglie necessarie, politiche e legali che facciano rispettare la legge".

Cosa contestate al sindaco?

"Vorrei ricordare al Sindaco che i cremaschi non l’hanno votata per curare gli interessi di alcune persone richiedenti asilo affinché possano usufruire dei servizi comunali, ma dovrebbe invece preoccuparsi degli interessi dei cittadini cremaschi che sta trascurando. La Bonaldi commette un atto gravissimo facendo passare l’idea che una legge può essere rispettata a discrezione di chi la deve applicare, non degno della figura che ricopre".

Secondo lei l'uscita del sindaco nasconde risvolti politici personali?

"E’ ormai evidente a tutti quanto il sindaco Bonaldi sia in costante campagna elettorale su temi di rilievo nazionale e quanto sia disinteressata della città e del territorio, altrimenti non si spiega il motivo per il quale Crema abbia potuto perdere il tribunale, l’università, la coesione territoriale e per ultimo l’autonomia dello Stanga, mettendo a nudo la fragilità politica di un Sindaco che evidentemente non è più così convintamente sostenuto dal suo stesso partito".

Perché nessuno dell'opposizione era presente alla discussione sul decreto, martedì sera?

"Perché il tema sul Decreto Sicurezza è stato affrontato senza un vero contraddittorio e aveva i connotati molto più simili a un comizio che ad un evento aperto, ma si sa, la democrazia non è mai stato il loro forte. Se vi fosse stata la volontà di un serio confronto avrebbe incontrato la nostra disponibilità, ma è evidente che l’intenzione fosse unicamente quella di organizzare uno spot elettorale."

Nella foto, Andrea Agazzi col parlamentare Guido Guidesi