Crema, 29 giugno 2016

"Condannate don Mauro a sei anni di galera". E' la richiesta del procuratore capo Roberto di Martino, pronunciata oggi nell'aula del tribunale di Cremona dove, davanti al giudice Letizia Platè, si sta svolgendo il processo contro don Mercedes, don Mauro Inzoli, accusato di violenza sessuale su minori e reo confesso. Don Mauro, 65 annoi, che ha festeggiato lo scorso 16 giugno 40 anni da prete, ridotto dal Papa a una vita ritirata, senza più possibilità di entrare nella diocesi di Crema, obbligato a un percorso di pentimento, ex punto di riferimento carismatico di Cl, protagonista della vita ecclesiastica cremasca e non solo, non era presente in aula, dove invece c'erano i suoi avvocati difensori, Corrado Limentani e Nerio Diodà di Milano. Il processo si svolge a porte chiuse e con il rito abbreviato, che consente di ottenere la riduzione della pena di un terzo, ma anche il ricorso in appello in caso di condanna. Nell'udienza preliminare di aprile, don Mauro era stato rinviato a giudizio e nel frattempo aveva risarcito sei delle sue vittima con 25mila euro ciascuna. Ricordiamo che una parte del reati è andata in prescrizione e, in caso di condanna, se saranno percorse tutte le vie giudiziarie ci sono buone probabilità che anche i reati per i quali il prete è sul banco degli imputati finiscano allo stesso modo. Attesa per la parte delle difese e, soprattutto, per la sentenza, prevista in giornata. In caso di condanna don Mauro non entrerà in prigione, in quando si deve attendere che la sentenza diventi definitiva e il probabile appello.

Nella foto, don Mauro Inzoli