Trigolo, 29 luglio 2017

Martedì nella biblioteca di Trigolo gli iscritti all’UDC cremonese si sono ritrovati per definire la linea politica e le priorità con cui presentarsi al Congresso regionale di sabato 22 luglio presso l’hotel Cavalieri – Piazza Missori - di Milano. Nel documento conclusivo stilato da Ugo Rizzi, Paola Biaggi e Martino Boschiroli (nella foto), si è riconfermato che quanto di più ha bisogno la politica è offrire ai Cittadini la certezza di una forza centrista, che persegue obiettivi chiari, equilibrati, nei quali il cittadino riesce a cogliere un immediato riscontro di buon senso, di pragmatismo e di lungimiranza.

"Per l’UDC cremonese è una linea politica, che dovrà essere delineata a livello regionale e nazionale, perché ci conduce alle nostre radici e che trova nel Partito Popolare Europeo la stella polare di riferimento – dichiara il Segretario provinciale Giuseppe Trespidi. – Una forza politica di centro, europeista, che percorre le vie democratiche e che ha come base di riferimento la dottrina sociale della Chiesa. Affermare il valore della nostra identità significa anzitutto riconoscere e ribadire l’orgoglio e il profondo significato delle nostre radici, della nostra storia e della nostra tradizione sociale e culturale, in una concezione laica dello stato e delle istituzioni.

Prioritario è affrontare in modo deciso e lungimirante le questioni centrali legate all’aumento della povertà, alla mancanza di lavoro, alla necessità di semplificare la vita ai cittadini e alle imprese, alla gestione ordinata e composta dell’immigrazione. Invece, purtroppo, non vengono affrontate e, troppo spesso, diventano solo oggetto di sterili polemiche.

L’alta percentuale di astensionismo che si è verificato anche in occasione delle elezioni amministrative e nel Comune di Crema, - continua Trespidi – dovrebbe indurre ad una riflessione attenta, rigorosa e oggettiva sia da chi ritiene di aver vinto ma anche da chi oggettivamente ha perso. Penso che le maggiori forze politiche che oggi rappresentano la destra e la sinistra, non riescono a dare sicurezza e prospettive ad un elettorato che silenziosamente lo sta chiedendo. In particolare a quell’elettorato, deluso che non riesce ad individuare in queste compagini progetti politici realistici e persone preparate e capaci di dare la garanzia di una vera e sicura svolta al territorio.

Durante l’incontro c’è stato una unanime condivisione sul giudizio che Crema ha perso una straordinaria occasione per cambiare perché Chicco Zucchi, - conclude Trespidi –il candidato civico sostenuto da noi, da tutti i partiti del centro destra e dai movimenti civici, da uomo preparato e del fare e con un programma realistico e di prospettiva, aveva tutte le caratteristiche per dare una vera svolta alla città e al territorio. Così non è stato e quello che sta emergendo è che, al di là delle beghe personali e delle eventuali aspettative andate deluse, non tutti hanno remato nella direzione di far vincere la coalizione. Nei fatti ai cittadini non è stato dato quel messaggio di coesione necessario per raggiungere l’obiettivo. Penso che basti valutare questi dati: nel 2012 PdL e Lista Agazzi han preso 4.052 voti (2.314 + 1.738) pari al 26,55 %; nel 2017 con Agazzi nella lista di Forza Italia i voti sono stati 2.080 pari al 13,77 %".

Nella foto, Biaggi, Boschiroli e Rizzi; sotto Giuseppe Trespidi