Crema, 07 settembre 2019

Tre attività che sorgono in centro città gestite da cinesi chiuse in poche settimane. E' la sorpresa che in parecchi si sono trovati, tornando in città dopo le vacanze. Ultimo della serie a chiudere i battenti è stato, questa settimana, il bar Ciao Duomo. Aperto dopo non poche vicissitudini in piazza del Duomo, l'esercizio, che in principio doveva essere un negozio di vendita di piatti da asporto, ha avuto parecchi problemi. L'Ats ha richiesto modifiche e spesso ha contestato i lavori, tanto che il titolare Liu Xiao Wei alla fine si è ritrovato a gestire poco più di un bar. I costi molto alti d'affitto e di gestione e la clientela non soddisfacente hanno convinto il commerciante a chiudere l'attività all'improvviso, tanto che nessuno ne era al corrente e quando lunedì la serranda non si è alzata, è stata una sorpresa.

Prima del bar, in via XX Settembre, altre due attività rette da cinesi non ce l'hanno fatta e hanno chiuso. La prima a cedere è stata boutique di abbigliamento Fashion house, di Yang Shukun. Anche qui abbiamo assistito a una chiusura repentina senza avvisi.

Diverso il caso del negozio di tè Shun sheng, sempre in via XX Settembre, verso piazza Giovanni XXIII. Questo negozio ha aperto i battenti lo scorso autunno, ma è rimasto attivo per pochissimi giorni. Poi nessuno si è più premurato di andare ad aprire la porta e sembra si siano perse le tracce del titolare della licenza, Wang Mei Di.

Nelle foto, il bar Ciao Duomo, chiuso da lunedì