Crema News - Calciatore insulta avversario: dieci giornate di sospensione Crema News

Capergnanica, 20 ottobre 2018

Dieci giornate di stop a un giocatore di 19 anni della Iuvenes Capergnanica che nell'ultima giornata di campionato è stato espulso a pochi minuti dalla fine perché ha insultato un avversario di colore. E il suo insulto aveva il triste colore del razzismo. Peccato che pare proprio che non sia andata così.

"I protagonisti della vicenda sono quattro - spiega Moreno Cerioli, allenatore della Iuvenes e presente all'episodio. - Stiamo giocando col S. Carlo e perdiamo 3-0. Manca poco alla fine e a un metro dalla mia panchina, il nostro giocatore Sani Berisa, origini albanesi, si scontra con Camara, un avversario di colore. I due cadono e quando si rialzano Berisa dice qualcosa in albanese a Camara, che non ci fa neppure caso. Quello che ci fa caso è Mejjad, compagno di Camara e vicino ai due, che attira l'attenzione dell'arbitro, il quale stava parecchio distante e riferisce che Berisa ha rivolto un insulto razzista al calciatore di colore. L'arbitro ci crede ed espelle Berisa. Mi faccio avanti e faccio notare alla giacchetta nera che io che stavo a un metro non ho capito quel che il mio giocatore ha detto, peraltro in albanese. Chiedo come ha fatto lui a sentire e, soprattutto a capire l'albanese. Nessuna spiegazione convincente. Berisa viene espulso, rosso diretto, noi lo rimproveriamo perché ha perso la calma, lui ammette di aver detto una parolaccia in albanese a Camara e tutto sembra finire lì. Fino a quando è arrivata la decisione del collegio arbitrale che ha sospeso Berisa per dieci giornate".

Una bella grana.

"Senz'altro. Noi crediamo al calciatore e abbiamo chiesto un incontro con il S. Carlo e i due calciatori, affinché ci si parli e ci si spieghi. Poi faremo ricorso, sperando che l'episodio rientri nei suoi giusti confini. Berisa non è razzista: abbiamo una rosa di 22 calciatori di cui 16 di origini straniere; è in compagnia con altri ragazzi stranieri, alcuni di colore. Non possiamo credere a quel che l'arbitro dice di aver capito".