Crema, 23 agosto 2017

Il parlamentare cremasco Franco Bordo, deputato di Articolo Uno - Movimento Democratico e Progressista scende in campo per difendere la sede della Camera di commercio di Crema, data in via di estinzione, visti i recenti chiari di luna.

"La sede della Camera di Commercio di Crema deve essere salvaguardata. Non ci sorprende che nei criteri del decreto del ministro Calenda, reso pubblico in questi giorni, non si preveda una sede a Crema. Esiste però un accordo, interno a Unioncamere, tra le Camere di Commercio di Cremona e Mantova, perché la sede staccata di Crema rimanga attiva, e tale accordo va rispettato".

Ma nel frattempo si è inserita anche Pavia...

"A seguito del nuovo inserimento di Pavia, gli accordi su Crema possono venir messi in discussione. Penso che occorra fare quadrato perché venga ribadita la necessità che Crema e il cremasco abbiano la loro sede territoriale. Se così non fosse, sarebbe una perdita pesante per il sistema delle nostre imprese e, di conseguenza, per il sistema produttivo e il mondo del lavoro locale".

E se si procederà per la soppressione?

«Se gli impegni già presi dovessero venire meno, dovrò allora rivolgermi urgentemente presso il Governo perché la sede cremasca sia tutelata. Al momento», conclude Franco Bordo, «la necessità impellente è che le forze politiche e sociali facciano quadrato assieme alle Associazioni di Categoria perché il citato accordo venga mantenuto».

Nella foto, Franco Bordo