Crema, 13 agosto 2017

Franco Bordo, parlamentare cremasco, parla della sinistra, in prospettiva delle elezioni regionali, ma non solo, per prepararsi alle quali il parlamentare chiede le primarie.

"E’ la qualità di una proposta a renderla appetibile e votabile ed è necessario, in questo tempo complesso e fluido, imparare a ragionare e a dialogare con aree piuttosto che con veri schieramenti cercando di includere e far appassionare alle idee e alle visioni quanti più concittadini possibile affinché il loro contributo fornisca un quid di valore irrinunciabile. È per questo che sono necessarie le primarie".

Sembra che il candidato di tutta la sinistra possa essere il sindaco di Bergamo, Gori.

"A Gori vorrei dire che Formigoni era il portabandiera di una visione delle cose (piuttosto che di una visione del mondo) funzionale a uno specifico gruppo di potere legato a doppio filo a Cl. Gli interessi che si sono movimentati con il pretesto del “cittadino al centro” si contano nell’ordine delle centinaia di milioni di euro che sono stati riversati, a solo titolo esemplificativo, nel settore sanitario di tipo privatistico".

Non sarà facile contrapporsi con successo all'attuale governo regionale.

"La coalizione di centro sinistra deve riuscire a portare una propria visione integrata e organica che sappia coniugare progresso economico sociale ed ecologico, ben sapendo che solo un’ottica in grado di segnare la discontinuità con l’utilizzo della cosa pubblica per fini economici o propagandistici può risultare vincente. Fare la brutta copia del centro destra non porta certo da nessuna parte se non a risultati deludenti e a rotture interne di cui, ai cittadini lombardi, interessa ben poco".

Un consiglio al candidato in pectore Gori?

"Sarebbe meglio che lasciasse da parte Formigoni e compagnia e si occupasse di più dei cittadini che aspettano proposte e soluzioni ai problemi che quotidianamente sono obbligati ad affrontare e spesso subire per scelte e comportamenti sempre più sbagliati da parte del centrodestra lombardo".

Nella foto, Franco Bordo