Crema News
Cremasco, 20 ottobre 2018
Non se ne fa nulla e non si prendono provvedimenti. Perché ieri all'appello della sindaca di Crema Stefania Bonaldi a venire a discutere per trovare misure comuni per contrastare l'inquinamento non solo a Crema, ma anche nel cremasco, intenzione lodevole, si sono presentati in 11 su 48. E non se ne è fatto nulla.
"Il dibattito - ha scritto la sindaca -ci ha confermato nella considerazione che, qualora Crema (sede di servizi sanitari, scuole, mercato, servizi pubblici, negozi su cui converge un po' tutto il Cremasco) aderisse al protocollo vietando o limitando la circolazione dei veicoli fino al diesel Euro 4, come prevede nei momenti di massimo livello il protocollo regionale, metterebbe in seria difficoltà soprattutto i cittadini dei paesi del cremasco, che gravitano sulla città. Dall'altro ci ha fatto individuare una serie di azioni da portare avanti insieme. Una campagna di informazione e sensibiizzazione sugli stili di vita, che spieghi ai cittadini i comportamenti da adottare circa il riscaldamento e l'uso di camini e stufe a legna (dannosissimi per l'aria che respiriamo)".
Ma come? Lo scorso anno ci si è stracciati le vesti perché la Regione ha lasciato fuori Crema dal protocollo e adesso sosteniamo che va bene così, non si fa nulla e cambiamo gli stili di vita?
Intanto i Pm10 avanzano: nel solo mese di ottobre siamo già a sette giorni oltre il limite.
Nella foto, la riunione di ieri
