Romanengo, 27 luglio 2017

Di arrivi non ne vogliono sentir parlare. Per questo a Romanengo e in comune ci si sta attrezzando. A prendere in mano la patata bollente, il vice sindaco Marco Pozzi, che sostituisce il sindaco Polla in vacanza (rientra lunedì).

La storia, come sempre più spesso accade, è banale. La scorsa settimana alcuni cittadini avvertono in comune che qualcuno sta portando materassi nell'ex Consorzio agrario, chiuso dallo scorso anno. Di corsa arrivano i vigili che trovano una donna che sta coordinando i lavori. E' di una cooperativa di Soresina. La donna afferma di avere tutti i permessi e che nella casa troveranno posto 12 migranti. Non si sa da quando.

Subito allarme in comune che si muove. "Abbiamo chiesto una verifica delle condizioni dello stabile all'Asl - dice il vicesindaco Marco Pozzi - perché non sappiamo se ci sono le condizioni per ospitare persone. L'ex consorzio ha un piano terra che era adibito a spaccio; al primo piano un appartamento di tre camere per circa 90 metriquadri e un magazzino esterno. Poi ho chiamato il prefetto, facendo presente che non siamo stati avvertiti. Il prefetto Paola Picciafuochi mi ha riferito che la data dell'arrivo non è ancora stata stabilita e che i migranti si fermeranno al massimo fino a metà settembre, forse fino alla fine. Ho avvertito l'assessore regionale alla sicurezza Bordonali di quanto sta succedendo e sabato mattina avrò un incontro col prefetto. Inoltre, so che in paese sta sorgendo un comitato per il no all'accoglienza. Non si fa in questo modo. Non si mandano persone senza che il comune venga avvertito. Non siamo un albergo".

Nella foto, il vice sindaco Marco Pozzi