Crema, 03 novembre

Area omogenea, partenza disomogenea tra i rappresentanti dei comuni. I quindici sindaci eletti a rappresentare il cremasco nell'area omogenea si sono trovati nel tardo pomeriggio per l'elezione del presidente e del vice. Ed è stata subito battaglia. Mentre si è raccolta l'unanimità in merito alla presidenza, posto ottenuto dal sindaco di Casaletto Ceredano, Aldo Casorati, la battaglia, a tratti al calor bianco, c'è stata quando si è trattato di scegliere il vice. E' stata avanzata la proposta, sostenuta da un documento firmato da 18 sindaci del territorio, di offrire la carica al primo cittadino di Romanengo, Attilio Polla, ma dall'altra parte la cordata che fa capo al sindaco di Offanengo Gianni Rossoni ha avanzato, per bocca del primo cittadino di Ripalta Cremasca Aries Bonazza, la candidatura di Mirko Signoroni, di Dovera. La discussione si è protratta per qualche tempo, fin tanto che si è capito che lo stallo non sarebbe stato risolto a favore di nessuno dei due candidati. A questo punto Signoroni ha fatto un passo indietro e anche Polla ha dovuto imitarlo. Sgomberato il campo dai due pretendenti inconciliabili, c'è stata la convergenza, per molti obtorto collo, su Pietro Fiori di Castelleone, proposto dal nuovo presidente Aldo Casorati che ha ottenuto i voti necessari per acquisire la carica. Ma non pochi hanno ricordato che proprio Fiori, quando si trattò di scegliere se stare con Lodi o Cremona, optò per Cremona, contro il parere della maggioranza dei sindaci cremaschi che avrebbero preferito Lodi.

Nelle foto, Sergio Fiori in tenuta da ciclista e, sotto, Aldo Casorati con Aries Bonazza