Roma, 18 novembre 2017

Il parlamentare cremasco dei grillini annuncia la nuova legge che tutela i dipendenti quando denunciano illegalità in azienda.

Finalmente la legge del M5S sul “whistleblowing” è stata approvata in via definitiva.

Adesso chi sul luogo di lavoro verrà a conoscenza di illeciti o fatti di corruzione potrà segnalarlo e sarà protetto dalla minaccia di ritorsioni di datori di lavoro o di superiori. La legge si applicherà tanto ai dipendenti delle aziende pubbliche, quanto a quelli delle aziende private.

In Lombardia ne dobbiamo essere particolarmente soddisfatti se ricordiamo che uno dei casi assurti a simbolo di questa battaglia, quello di Andrea Franzoso, è avvenuto proprio nella FNM (del cui gruppo fa parte Trenord), dove il funzionario è stato isolato fino a doversi licenziare perché aveva denunciato le “spese pazze” del Presidente Norberto Achille, recentemente condannato in primo grado per peculato: mezzo milione di euro speso tra cellulari, multe e abbonamenti TV. Un fatto insopportabile se pensiamo che riguarda chi gestisce società che erogano servizi, come in questo caso quelli di trasporto ferroviario, che sappiamo essere totalmente inadeguati.

Pensate quanti altri casi "Franzoso" non sono emersi perché, in assenza di questa legge, ha prevalso la purtroppo giustificata e comprensibile paura di perdere il posto di

lavoro. Provate a pensare: oggi avremmo potuto avere treni più efficienti e puntuali e rendere migliore la vita di migliaia di pendolari.

Adesso però questa legge è una realtà e questi risultati di efficienza e maggiore qualità dei servizi potranno essere raggiunti.

Ma queste conquiste, come tutte le conquiste della buona politica non sono mai sufficienti e non sono per sempre: basti pensare a quanto un partito come Forza Italia si sia opposto all’approvazione della legge, votando contro, e al fatto che questo partito potrebbe presto cancellarla se andasse al Governo, o a partiti come la Lega Nord che pur costretta a votare provvedimenti come questo quando sono all’opposizione, votano poi tutte le leggi vergogna di Forza Italia quando si alleano con loro per conquistare il Governo.

Ecco perché il mantenimento di queste conquiste dipende da tutti noi, dalla nostra ca- pacità di non chiudere gli occhi davanti al malaffare, di rivendicare il valore dell’one- stà.

Questa rivoluzione parte da noi, anzitutto nel nostro piccolo, e passa dalla nostra capacità di scegliere al momento del voto.

(Danilo Toninelli, parlamentare cremasco del M5S)